Morti intrappolati nell’auto finita nel lago, «non fu errore umano»

LA TRAGEDIA A COMO. Il legale dei familiari di Morgan Algeri, di Brembate Sopra: difetti nell’elettronica delle vetture, già altri incidenti.

Impossibile l’errore umano. A un anno dalla tragedia che costò la vita a Morgan Algeri, 38enne di Brembate Sopra, e all’amica Tiziana Tozzo, 45enne di Cantù, e a inchiesta della Procura di Como ancora aperta, l’avvocato Giovanni Giorgino, legale dei familiari del 38enne, è uscito allo scoperto, anticipando i risultati di alcune indagini difensive.

L’incidente avvenne il 6 gennaio 2024 a Como. La Mercedes Glc di Algeri, in partenza dal parcheggio di un ristorante, sfondò una barriera e finì nel lago. L’autopsia e i primi accertamenti stabilirono che il 38enne, imprenditore e pilota di aereo, cercò invano di salvare se stesso e l’amica. Sono ancora in corso gli accertamenti tecnici da parte della Procura lariana. L’avvocato Giorgino, «sulla base di dati raccolti tramite indagini difensive autonome», sostiene che i propri consulenti tecnici gli hanno rappresentato «una ricostruzione contenente conclusioni orientate, per il momento, verso l’impossibilità di ritenere sussistente un errore umano quale causa di quanto avvenuto».

Ricostruzione che, precisa il legale, potrà trovare conferma o meno solo quando gli accertamenti della Procura saranno completati. L’avvocato cita poi le «segnalazioni spontanee ricevute in questi 12 mesi, riguardanti altri incidenti simili», con auto anche di marche differenti. Le cause di tali sinistri (per lo più senza feriti) sarebbero da ricondurre al «comportamento anomalo dei veicoli, quasi sempre legato a problemi di elettronica, talvolta correlato anche all’utilizzo del “cruise control”». pomeriggio abbiamo chiesto una replica a Mercedes Benz Italia. A tarda ora non era ancora giunta.

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