
Cronaca / Isola e Valle San Martino
Domenica 09 Marzo 2025
Medolago, all’ex cava l’ipotesi data center. «Un tema che andrà governato»
GLI SCENARI. Prima richiesta di parere. Il sindaco: «Fase embrionale, ma c’è interesse». Arcene favorevole alla proposta sulla Sp 144.

I tempi non saranno di certo brevi, ma quella di realizzare un data center a Medolago, un luogo fisico per la conservazione e gestione di dati e servizi digitali, è già più che un’idea. Anzi, ci sarebbe una sorta di ipotesi di progetto all’interno di un più ampio intervento di recupero dell’area cave di via Adda, vicino al fiume, dove si è concluso il piano di escavazione, e una richiesta depositata agli atti in Comune da parte di un privato, per un parere preventivo e non vincolante. «Si tratta di una prima richiesta per vedere cosa ne pensa l’amministrazione comunale – conferma il sindaco di Medolago, Alessandro Medolago Albani –. Più che altro per sondare il terreno, perché se già il Comune non fosse d’accordo, sarebbe anche inutile procedere».
Data center, un percorso lungo
L’iter autorizzativo per arrivare a realizzare il data center non è affatto breve, con il via libera che dovrà comunque arrivare anche da enti sovracomunali, come la Provincia e il Parco Adda Nord: «Se si farà – dichiara il sindaco – ci vorranno comunque anni. Noi siamo a conoscenza da qualche mese delle volontà di realizzare un data center in paese. È ancora tutto in fase embrionale, ma da parte nostra la richiesta potrebbe essere accolta favorevolmente. Anzi, crediamo che l’apertura del Comune di Medolago a una revisione dell’accordo di programma, siglato negli anni passati tra Regione, Provincia e i Comuni di Medolago, Calusco e Solza per regolare il destino della cava, rappresenti un esempio concreto di Amministrazione attenta alle necessità della popolazione e capace di adattarsi alle nuove sfide. Rivedere le destinazioni d’uso dell’area della cava non significa solo sfruttare uno spazio oggi in trasformazione, ma offrire soluzioni che migliorano la qualità della vita, riducono l’impatto ambientale e favoriscono lo sviluppo sostenibile». Il data center potrebbe essere una via per recuperare e valorizzare un’area ormai abbandonata, visto che non è rimasto più nulla da estrarre, con un progetto che il Comune considera a impatto zero.
Il Comune di Arcene, dal canto suo, conferma il via libera alla realizzazione di un data center lungo la provinciale 144: la nuova Giunta, ancora guidata dal sindaco Roberto Ravanelli, si è espressa a favore all’unanimità. Verrà stilato un protocollo d’intesa con i privati proponenti e proprietari delle aree.
Logistiche, rallentano le istanze
In Provincia ad oggi il tema dei data center non è ancora sbarcato: non risultano richieste legate a eventuali insediamenti. Ma per il consigliere delegato alla Pianificazione urbanistica, Simone Tangorra, «probabilmente sarà questa la prossima necessità a venire avanti sul territorio», mentre segnano un rallentamento le istanze relative a nuove logistiche. «Non si tratta di demonizzare nuovi insediamenti, ma di pensare a regolamentarli. Sarebbe utile avviare una riflessione, anche a livello regionale». La Giunta regionale lombarda lo scorso giugno ha approvato delle Linee guida sul tema.
Che questo sarà, a livello nazionale, un tema forte del prossimo futuro, lo dicono anche i numeri dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano: si parla di oltre 10 miliardi di investimenti nel settore previsti per il biennio 2025-2026.

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