Mamma di due figli, morta nello schianto tornando dal lavoro. Carvico piange Nicoletta Locatelli

CALUSCO D’ADDA. In auto contro un camion ieri sulla Rivierasca. Nicoletta Locatelli, 54enne di Carvico, aveva appena finito il lavoro in fabbrica. Forse un malore o una distrazione all’origine del tragico incidente.

Sulla sua auto si è schiantata a Calusco d’Adda, lungo la provinciale 170 Rivierasca, contro un camion che stava provenendo dalla direzione opposta. Così, nel pomeriggio di lunedì 29 luglio, è tragicamente morta Nicoletta Locatelli, 54 anni, di Carvico, dove abitava con il marito Dario Vanoni e i figli Gabriele e Marco. Continua quindi ad allungarsi la drammatica serie di morti che si stanno registrando questa estate sulle strade bergamasche. L’incidente è accaduto poco dopo le 14. La 54enne, che lavorava come operaia all’Emmebi, azienda tessile di Medolago, aveva fatto il turno di lavoro dalle 6 alle 14. Al momento dello scontro, però, non stava viaggiando in direzione Carvico bensì in senso opposto, ossia verso Medolago. L’ipotesi è che, mentre tornava a casa, si fosse accorta di aver dimenticato qualcosa in azienda e che, quindi, stesse tornando a riprenderla.

La dinamica è ancora in fase di accertamento da parte della polizia stradale di Bergamo. Da una prima ricostruzione, basata anche su alcune testimonianze, sembrerebbe che la donna, al volante di una Volkswagen Polo, abbia a un certo punto, forse per una distrazione o un malore, perso il controllo dell’auto. Dopodiché avrebbe invaso la corsia opposta dove, proprio in quel momento, stava provenendo un autocarro per trasporti eccezionali di un’impresa

trasporti di Sondrio, con rimorchio carico di lamiere di ferro, diretto in un’azienda di Calusco. L’impatto è stato tremendo. «Non ho potuto fare nulla per evitarla – ha poi testimoniato l’autista –. Me la sono improvvisamente trovata di fronte». Dopo lo scontro la Polo, con la parte frontale completamente distrutta, è andata in testa coda finendo per scontrarsi anche con la Ford Focus, condotta da un 27enne milanese di Inzago, che stava viaggiando dietro. Entrambe le auto hanno terminato la loro corsa sul ciglio della strada. Mentre il camion, che ha iniziato a frenare dopo lo scontro, è riuscito ad arrestare la sua corsa circa 20 metri dal luogo dell’impatto.

«Dopo l’incidente – racconta il conducente della Focus – sono sceso dalla mia auto e sono andato a vedere come stesse la signora: respirava ancora ma non era cosciente. Così ho chiamato il 112 che mi ha detto cosa fare per accertarmi che fosse ancora viva».

Sul posto sono poco dopo intervenuti i mezzi di soccorso del 118: l’elisoccorso, un’autoambulanza e un’automedica. I soccorritori hanno estratto la 54enne dall’abitacolo per sottoporla alle procedure di rianimazione. Alla fine, però, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Nessuna ferita invece sia per il conducente della Focus che per l’autista del camion, apparso però sotto choc.

«Anche io dopo l’incidente sono subito andato a vedere come stesse la donna sull’auto – ha raccontato –. È vero, respirava ancora. Altri automobilisti e camionisti, giunti nel frattempo, sono venuti ad aiutarci. In tanti abbiamo chiamato i soccorsi, ma più di quello non potevamo fare».

Sul luogo dell’incidente intorno alle 16,30 sono giunti anche i famigliari della donna, il marito Dario e il figlio Gabriele a cui, in seguito, si è aggiunto pure il sindaco di Carvico Sergio Locatelli. La salma di Nicoletta Locatelli è stata prima composta nella camera mortuaria del cimitero di Calusco per poi essere trasferita a Carvico, nell’abitazione in cui viveva con la famiglia, in via Gramsci 53, dove è stata allestita la camera ardente. I funerali si terranno, giovedì, alle 11, nella chiesa parrocchiale di Carvico.

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