L’ultimo saluto al professor Comi, luminare della Neurologia

IL LUTTO. Aveva fondato un importante istituto di ricerca all’Irccs San Raffaele: venerdì 29 novembre i funerali nel suo paese natale.

Colto da un malore mentre partecipava a un convegno, è mancato martedì Giancarlo Comi, 76 anni, professore onorario di Neurologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore scientifico del progetto «Human Brains» di Fondazione Prada.

Originario di Carvico, dove viveva con la famiglia, Comi si era diplomato al liceo scientifico «Lussana» di Bergamo e poi si era iscritto alla facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Milano, specializzandosi in neurologia. Tra i più autorevoli neurologi al mondo, nel 2004 aveva fondato l’Istituto di Neurologia sperimentale all’Irccs San Raffaele, «centro d’avanguardia che ha diretto fino alla fine e che ha contribuito in modo significativo al progresso scientifico internazionale» come sottolinea l’Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), definendolo «una figura di spicco nel campo delle neuroscienze e instancabile pioniere nella ricerca neurologica».

«Ancora oggi era un punto di riferimento per tutti noi nel trattare i casi più ostici, perché lui non si arrendeva mai»

Numerose le cariche scientifiche ricoperte come la presidenza dell’European Neurological Society e dal 2013 quella della European Charcot Foundation, «supportando e guidando – ricorda l’Aisla – ricerche fondamentali sulla sclerosi multipla e ricoprendo nello stesso anno anche il ruolo di co-presidente della Progressive Multiple Sclerosis Alliance e dell’Industry Forum». Tra i tanti riconoscimenti prestigiosi, anche l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano nel 2016 e il titolo di Ufficiale della Repubblica italiana per meriti scientifici nel 2018.

«Ha contribuito a cambiare la diagnosi e la gestione dei pazienti affetti da sclerosi multipla – dice Federica Esposito, dirigente medico del San Raffaele e group leader del Laboratorio di genetica umana delle malattie neurologiche dell’Ospedale San Raffaele –. Vedeva oltre, con progettualità e idee che andavano al di là di standard e linee guida. Un precursore sempre convinto dell’importanza della diagnosi precoce della sclerosi multipla. Ancora oggi era un punto di riferimento per tutti noi nel trattare i casi più ostici, perché lui non si arrendeva mai». I funerali del professor Comi saranno celebrati venerdì 29 novembre alle 15 nella chiesa parrocchiale di Carvico.

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