Lavoro in nero, maxi multa e chiusura per un locale dell’Isola. «Sono soci, non clienti»

I CONTROLLI. I Carabinieri di Treviglio avrebbero riscontrato numerose irregolarità: identificate 300 persone nella serata tra sabato e domenica. Il locale: «Sono soci, chiariremo tutto».

Avrebbero identificato dodici lavoratori in nero e innumerevoli violazioni in materia della sicurezza sui luoghi di lavoro e dei locali di intrattenimento e pubblici spettacoli, di iscrizione degli addetti alla vigilanza dei locali nel previsto registro prefettizio, del diritto d’autore e degli adempimenti fiscali: un music club dell’Isola è stato sanzionato per una somma complessiva di circa 80.000 euro ed è stata disposta la chiusura dopo i controlli dei Carabinieri di Treviglio e di enti vari nella notte tra sabato 22 e domenica 23 aprile.

I militari dell’Arma, congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bergamo, in collaborazione con personale della Polizia locale e della Questura di Bergamo, Vigili del Fuoco, Agenzia Entrate nonché Siae, hanno effettuato delle verifiche all’interno e in prossimità di un locale pubblico di Chignolo d’Isola, riscontrando dai primi accertamenti diverse irregolarità.

«Il music club è stato sanzionato per una somma complessiva di circa 80.000 euro ed in esito ai controlli, durante i quali è stato anche riscontrato l’impiego di 12 lavoratori in nero, ne è stata disposta la chiusura con l’emissione di apposita ordinanza di cessazione attività - fanno sapere i Carabinieri -. Durante l’attività ispettiva di controllo, sono state identificate circa 300 persone, tra dipendenti e avventori dell’esercizio».

«Non abbiamo ricevuto multe - fanno sapere dal locale -. I Carabinieri ci hanno chiesto i resoconti del 2020, quando per il Covid abbiamo lavorato solo due mesi. Glieli faremo avere, ma dobbiamo precisare che non esiste nessun caso di lavoro nero: siamo un club e non abbiamo lavoratori assunti, ma soci che si impegnano per far funzionale la discoteca. Queste persone non ricevono stipendi, ma rimborsi spese. Chiariremo tutto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA