
(Foto di Yuri Colleoni)
L’ULTIMO SALUTO. I funerali del 54enne ucciso dal padre, esasperato dalle continue violenze e richieste di denaro. Il parroco, don Corrado Capitanio, ha sottolineato nell’omelia come si possa imparare qualcosa anche dalle imperfezioni degli altri.
«Gianbattista ci direbbe d’imparare a cogliere le cose buone, autentiche e non lasciarci ingannare dalle false felicità e false illusioni e se solo una persona oggi facesse suo questo messaggio, significa che Gianbattista sta facendo qualcosa di buono per la nostra comunità».
Durante i funerali del 54ennne di Bottanuco ucciso a coltellate dal padre Paolo, lo scorso 3 settembre al termine di una lite perché stremato dall’ennesima richiesta di denaro del figlio, l’omelia del parroco del paese, don Corrado Capitanio, si è rivolta soprattutto ai suoi parrocchiani, sottolineando che si può imparare qualcosa anche dalle imperfezioni degli altri.
E poi nuovamente l’invito a pregare per la famiglia della vittima: «Anche per il papà di Giambattista – ha concluso il parroco - perché trovi un po’ di luce nel dramma che sta vivendo».
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