Il camionista si perde, sventata la truffa delle lastre d’alluminio

IL PROCESSO. Lastre di alluminio, per un valore di circa 200mila euro, ordinate spacciandosi falsamente per la società Autostrade. Assolto l’operaio nel capannone.

La truffa forse sarebbe andata a segno - nel novembre 2018 – se il camionista non si fosse trovato in difficoltà nel trovare, a Bottanuco, la ditta dove doveva effettuare la consegna. L’uomo contattò quindi Autostrade, che non aveva effettuato alcun ordine. Così, intervennero gli agenti della polizia stradale, che arrestarono i due uomini presenti nel capannone. Tra cui un milanese, assistito dall’avvocato Giovanni Tortora, che lunedì 1 luglio è stato assolto in primo grado anche nel secondo procedimento scaturito dallo stesso fatto (le parti offese erano differenti).

L’uomo, come ha spiegato il legale, si trovava nel capannone «per guadagnare cento euro. Ha sempre lavorato nell’ortofrutta, come avrebbe potuto articolare un truffa online, copiando i font e i loghi?». Come richiesto dalla difesa, è stato assolto «per non aver commesso il fatto». Una sentenza con cui «si mette un primo ( e si spera definitivo) punto per questa odissea giudiziaria vissuta dal mio assistito», ha commentato a caldo il legale. Parlando di una persona che «ha avuto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato, solo per guadagnarsi da vivere».

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