Fu estorsione, ma non usura: condanna a 5 anni per l’ex dj

BONATE SOPRA. Era a processo con l’accusa di aver preteso soldi da un barista dell’hinterland.

Assolto dall’usura, ma condannato a 5 anni e un mese per estorsione. Questo recita la sentenza emessa martedì 21 maggio dal collegio presieduto da Giovanni Petillo (a latere Andrea Guadagnino e Roberto Palermo) nei confronti di Luciano di Marco Pernice, 72 anni, di Bonate Sopra, noto come Miky, ex intrattenitore e titolare di Radio Studio 54, già incappato in guai giudiziari e protagonista a fine anni ’90 di una rocambolesca fuga in pigiama dall’ospedale di Bergamo con latitanza in Nicaragua.

Il porto abusivo di armi è stato derubricato in porto ingiustificato, in quanto la pistola con cui avrebbe minacciato la vittima era risultata una scacciacani. Di Marco Pernice dovrà riconoscere un risarcimento provvisionale di 15mila euro alla vittima, il titolare di un bar dell’hinterland costituitosi parte civile con l’avvocato Rosario Coppola.

I giudici hanno disposto la restituzione all’ex dj di un’auto Maserati e di un furgone Mercedes Vito, di un orologio Cartier e un bracciale, entrambi con doppia svastica, e di un fondo della compagna, che erano stati sequestrati durante l’indagine. Nella scorsa udienza l’accusa aveva chiesto una condanna a 8 anni e mezzo, mentre l’avvocato difensore Riccardo Tropea aveva invocato l’assoluzione. Per il legale il 72enne non sarebbe stato né usuraio né estorsore, bensì solo uno che aveva prestato 100mila euro per entrare nell’attività di emissione di fatture false cui era dedita la presunta vittima e che, sapendola assediata dai creditori, temeva di perdere il capitale e ne pretendeva, anche con modalità brusche, la restituzione.

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