Droga, è allarme nell’Isola: «Un territorio critico». In 10 mesi 140 in cura

IL FENOMENO. Una zona tra spaccio, sequestri e controlli. A Terno, Aga ha aperto un centro contro le dipendenze: «Importante la rete per contrastare questa emergenza».

Zone di spaccio dove sono frequenti i controlli dei carabinieri, viavai di quantitativi anche consistenti di stupefacenti, diversi sequestri importanti e tanti tossicodipendenti sul territorio. L’Isola è diventata negli anni l’epicentro dello spaccio, tanto da essere monitorata attentamente dalle forze dell’ordine.

Ma anche dai servizi che si occupano dei percorsi di recupero di chi vuole uscire dal tunnel della tossicodipendenza. Come l’Associazione genitori antidroga, l’Aga, che a Terno ha aperto una struttura contro le dipendenze: lo «Smi dell’Isola», acronimo di «Servizio multidisciplinare integrato», nonché equivalente privato del «Serd».

In 10 mesi 140 persone in carico

Da quando, lo scorso febbraio, questo servizio è stato accreditato al sistema sanitario (la struttura aveva già aperto prima, nel settembre 2024), è arrivato a prendere in carico 140 persone che, in dieci mesi, stanno seguendo un percorso terapeutico. Molte di più sono le consulenze fatte a persone con dipendenze (di cui alcune hanno poi deciso di non andare oltre) o a loro famigliari: sono state fino a ora circa 10 a settimana, quindi in tutto 400.

«Siamo reperibili 24 ore su 24»

«Noi – spiega il referente del servizio, Luca Assi – siamo reperibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dunque anche il sabato e la domenica, giorni in cui riceviamo diverse telefonate perché molte volte è nel weekend che qualche situazione scoppia in casa». Delle 140 persone prese in carico, 110 (con una media di 30 anni) hanno una dipendenza dalla droga (come sostanza primaria a cui molte volte si associa anche l’alcol); 25 (con una media d’età superiore ai 40) dall’alcol e 5 dal gioco d’azzardo. La maggior parte di loro, pari a circa l’80%, proviene proprio dall’Isola.

L’Isola, un territorio critico

«Questo è sicuramente un territorio critico – parla ancora Assi –. Terno, forse per la presenza della stazione e la sua posizione al confine fra Bergamo e la città metropolitana di Milano, è considerata da tempo un’importante piazza di spaccio come anche alcuni paesi limitrofi». Per affrontare questo problema diffuso delle dipendenze lo «Smi dell’Isola» non si sta muovendo da solo. Sin dalla sua apertura i suoi operatori stanno facendo rete con i servizi sociali dei Comuni, i medici di base e le associazioni del territorio. «Serve l’apporto di tutti – aggiunge il responsabile –. I momenti di difficoltà per una persona che si sta curando da una dipendenza non mancano di certo. Se, però, è inserita in una rete, questi momenti possono essere più facilmente affrontati senza che la persona abbandoni il suo percorso di recupero».

Le dipendenze più comuni

Per le persone con dipendenza da sostanze stupefacenti le droghe più utilizzate come sostanze primarie sono la cocaina e la cannabis. Ma si stanno facendo largo anche altre sostanze. In carico allo Smi dell’Isola ci sono anche tre eroinomani e altrettanti dipendenti da ketamina (anestetico e antidepressivo). Fra questi, la più giovane ha soli 15 anni e una grave storia famigliare alle spalle. «Alle persone che prendiamo in carico – conclude Assi – viene imposto lo stop all’utilizzo di qualsiasi sostanza: droga e alcol. Poi iniziamo a lavorare sulle cause che le hanno portate a diventare dipendenti, con un intervento educativo e anche farmacologico se necessario».

La campagna di monitoraggio

Per fare chiarezza su quanto è diffuso l’utilizzo di droghe dell’Isola, l’Aga, in collaborazione con Uniacque e l’istituto farmacologico Mario Negri di Milano, ha deciso di dare il via ad una campagna di monitoraggio già effettuata negli anni scorsi in pianura. Attraverso l’analisi delle acque reflue dei 28 Comuni dell’Isola che afferiscono al depuratore di Brembate sarà infatti possibile calcolare la dimensione del consumo di droga nei loro confini: «La scelta di aprire uno Smi nell’Isola si è rivelata corretta – sostiene il presidente dell’Aga, Enrico Coppola –. Quando abbiamo constato che molte delle persone rivoltesi alle nostre strutture di Treviglio e Pontirolo provenivano dall’Isola, abbiamo ritenuto importante mettere la nostra esperienza a disposizione anche di questo territorio».

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