Domiciliari per il 77enne che un mese fa uccise il figlio a Bottanuco

OMICIDIO. Paolo Corna, arrestato il 3 settembre per l’omicidio del figlio Gianbattista di 54 anni dopo un litigio nell’abitazione di Bottanuco, ha lasciato l’ospedale e si trova ai domiciliari da un parente.

Ha lasciato il reparto di Psichiatria del «Papa Giovanni», dove era detenuto da un mese e, dal 5 ottobre, si trova ai domiciliari nell’abitazione del cugino della moglie. Il gip Federica Gaudino, dopo aver respinto una prima richiesta per il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove, ha accolto una successiva istanza presentata dal difensore Barbara Bruni per Paolo Corna, il 77enne arrestato il 3 settembre per aver ucciso il figlio Gianbattista, 54 anni, nell’abitazione di Bottanuco, dove quest’ultimo viveva coi genitori. Esasperato dalle richieste di denaro, l’anziano aveva sferrato tre coltellate al figlio. Paolo Corna era stato trasferito all’infermeria del carcere e da lì al «Papa Giovanni» per motivi precauzionali. Si temevano infatti gesti autolesionistici.

L’avvocato Bruni nella sua istanza ha argomentato che il rischio di reiterazione del reato è minimo, essendosi l’omicidio consumato in una situazione eccezionale. Il legale ha inoltre prodotto una relazione dello psichiatra Massimo Biza che, dopo aver visitato Corna, ha concluso che la soluzione ideale per scongiurare gesti inconsulti sarebbe stata la detenzione domiciliare «con supporto parentale». Infine, una relazione stilata autonomamente dai medici del «Papa Giovanni» rileva che le condizioni di salute del 77enne sono migliorate dopo che ha cominciato a ricevere le visite dei famigliari. Sulla scorta di questo documento il gip ha autorizzato le visite di moglie, tre figlie e un nipotino anche ora che Corna è ai domiciliari a casa di parenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA