Delitto di Terno, spunta un altro uomo in bicicletta. C’è un sospetto con cui compararlo

LE INDAGINI. Non è l’ormai famoso ciclista che viene filmato mentre sfreccia contromano negli stessi istanti del delitto.

C’è un altro uomo in bicicletta ripreso dalle telecamere mentre passa in via Castegnate nei minuti in cui Sharon Verzeni viene accoltellata. Subito prima o subito dopo, ancora non trapela. Non è l’ormai famoso ciclista che viene filmato mentre sfreccia contromano negli stessi istanti del delitto. Lui non è stato ancora identificato, ma sul suo conto gli inquirenti hanno un’idea su chi potrebbe essere.

Sono 54 le telecamere con oltre 100 ore di riprese da visionare, più di 250mila tabulati da analizzare

Sul secondo ciclista, invece, c’è più di un’idea: c’è un sospetto, un nome, una persona con cui compararlo. Difficile penetrare in un’indagine così blindata, che fin dall’inizio gli investigatori hanno definito lunga e complessa per via della mole di accertamenti da completare: 54 telecamere con oltre 100 ore di riprese da visionare, più di 250mila tabulati da analizzare, già sentiti un centinaio di testimoni.

In questi giorni - siamo ormai a quasi un mese dall’omicidio, avvenuto tra la notte del 29 e 30 luglio - le indagini stanno facendo importanti passi avanti.

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Le indagini

Ora emerge questo nuovo uomo in bicicletta che fa parte delle dieci persone, tra le venti riprese dalle telecamere prima e dopo il delitto, ancora da identificare. Le altre dieci, già sentite a verbale, hanno fornito dettagli utili ma non decisivi. Il ciclista, invece, è ritenuto di particolare importanza e i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, sono molto vicini a dargli un nome. Potrebbe aver visto o sentito qualcosa quella notte in grado di dare alle indagini la svolta che ancora manca. In attesa che venga identificato anche il ciclista ripreso in via Castegnate da una telecamera mentre corre veloce contromano: quello ritenuto, se non il killer, il testimone chiave. Anche in questo caso sono stati fatti passi avanti, c’è un’idea su chi possa essere ma le indagini sono ancora lunghe per risalire alla sua identità.

Chi l’ha uccisa, ragionando in un’ottica di premeditazione, non poteva sapere con certezza che quella sera, a quell’ora, la ragazza sarebbe passata in via Castegnate

Di certo, se i due ciclisti non avessero nulla da nascondere o da temere, si sarebbero già presentati agli inquirenti. Invece da oltre tre settimane i carabinieri del reparto Crimini violenti del Ros stanno lavorando sulle immagini della videosorveglianza, non sempre di buona qualità, per dare un volto e un nome a tutte le persone, a piedi, in bicicletta o in auto, passate da via Castegnate e nelle strade vicine tra un’ora prima e un’ora dopo il delitto. Poi, allargando il cerchio, nelle ore successive fino al giorno dopo, perché non è detto che l’assassino si sia allontanato subito. Acquisite anche quelle di una settimana prima, che hanno permesso di accertare che nei giorni precedenti Sharon non era mai uscita per le sue passeggiate notturne. Dunque chi l’ha uccisa, ragionando in un’ottica di premeditazione, non poteva sapere con certezza che quella sera, a quell’ora, la ragazza sarebbe passata in via Castegnate.

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Si cerca l’arma del delitto

Mercoledì 28 e giovedì 29 agosto i carabinieri del Comando provinciale, avvalendosi di personale specializzato nominato dal magistrato, cercheranno con i metal detector l’arma del delitto nelle aree adiacenti e circostanti la scena del delitto

Intanto anche martedì 27 agosto sono proseguite le audizioni di residenti di Terno d’Isola, conoscenti di Sharon e del compagno Sergio Ruocco che è rientrato al lavoro come idraulico alla «Fiorendi Impianti & Innovazione» di Seriate. Mercoledì 28 e giovedì 29 agosto i carabinieri del Comando provinciale, avvalendosi di personale specializzato nominato dal magistrato, cercheranno con i metal detector l’arma del delitto nelle aree adiacenti e circostanti la scena del delitto: il coltello con cui è stata uccisa la barista di 33 anni è un’arma di grosse dimensioni, un pugnale o un coltello da cucina. Ne sono stati sequestrati diversi, nel corso delle prime perquisizioni dei carabinieri ai pregiudicati della zona, ancora sotto analisi dai Ris, ma evidentemente nessuno di quelli è l’arma che impugnava l’assassino. Il sindaco Gianluca Sala, in un comunicato sul profilo Facebook del Comune, ha informato che «alcune strade sul territorio comunale saranno chiuse al traffico per un intervallo di tempo circoscritto, anche senza previa comunicazione all’utenza stradale e ai residenti. Le misure temporanee si renderanno necessarie per consentire alle forze dell’ordine di svolgere opportunamente le operazioni investigative in corso. Il Comune, per mezzo degli agenti in forza alla Polizia locale e del personale ausiliario, coadiuverà le attività al fine di minimizzare i possibili disagi. Nell’augurio che la cittadinanza possa comprendere la natura straordinaria dei provvedimenti, l’Amministrazione comunale chiede cortesemente la collaborazione, la discrezione e il rispetto delle operazioni da parte di tutti».

È previsto anche l’arrivo dei Ris per un sopralluogo nell’appartamento di via Merelli, ma non così imminente.

I conti correnti

Sul fronte patrimoniale non sarebbero emersi problemi economici da parte di Sharon o della coppia: erano stati adombrati dai familiari litigi per via dell’alto costo dei corsi di Scientology, ma Sharon si era avvicinata al gruppo nell’ultimo anno e le cifre, in questa prima fase, non sarebbero state così elevate.

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