Cronaca / Isola e Valle San Martino
Venerdì 06 Settembre 2024
Delitto di Terno, consegnati al Ris altri reperti
L’OMICIDIO DI SHARON. Tra gli oggetti consegnati dai carabinieri di Bergamo al Reparto investigazioni scientifiche di Parma anche uno zaino, due braccialetti e i vestiti di Moussa Sangare, recuperati in una borsa che lui stesso aveva gettato nell’Adda a Medolago.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, su disposizione della Procura, hanno depositato al Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Parma altri reperti connessi all’omicidio di Sharon Verzeni.
Tra gli oggetti, consegnati nella mattinata di mercoledì 4 settembre, figurano uno zaino, due braccialetti ed i vestiti di Moussa Sangare, il 29enne arrestato per l’omicidio. Sono stati recuperati all’interno di una borsa che lui stesso aveva gettato sul fondo del fiume Adda, il 31 luglio, intorno alle 3 del mattino, nelle vicinanze della località «Adda Beach» nel comune di Medolago. La borsa era stata ritrovata la mattina del 30 agosto su indicazione dello stesso indagato, da una squadra di sommozzatori appositamente predisposta, che l’aveva poi recuperata a circa 6 metri di profondità, adagiata al centro del fiume.
L’iter procedurale per dare corso agli accertamenti di natura irrepetibile sui numerosi reperti in esame al Ris e le successive indagini di laboratorio richiederanno diverse settimane per essere completate.
Il coltello
Il materiale consegnato mercoledì si aggiunge ad altri reperti già inviati ai Ris, come il coltello utilizzato per uccidere Sharon. Nelle note sul cellulare Moussa Sangare aveva salvato la fotografia del punto in cui aveva sotterrato il sacchetto di terriccio con il coltello e il percorso da fare per recuperarlo, a partire da un albero sulla riva dell’Adda a Medolago. Grazie a quelle indicazioni, un numero preciso di passi, 16, a partire da quell’albero fotografato, i «metal detective» del bresciano Mu.Re. (Museo Recuperanti) il 30 agosto hanno ritrovato il sacchetto: all’interno c’erano il grosso coltello da cucina con tracce di sangue, due molto evidenti sulla lama, e le collanine che il giovane indossava la notte del delitto.
Nei laboratori del Ris si trovano anche gli abiti di Sharon e il materiale sequestrato durante il sopralluogo svolto il 2 settembre nella casa di Suisio dove abitava Sangare: abiti, monili e parti di bici.
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