Davide, almeno una settimana per il rimpatrio. Terno d’Isola unito nel dolore

Lo schianto sabato, i genitori e i fratelli sono volati a Tenerife dove il 28enne si era trasferito da un mese. Sarebbe morto sul colpo dopo l’incidente in motorino.

Ci vorranno una o due settimane prima che Terno d’Isola possa riabbracciare Davide Lego, il giovane di 28 anni morto in un incidente stradale a Santiago del Teide, sull’isola di Tenerife, all’alba di sabato. I genitori Agostino ed Altagracia, il fratello Ivan e la sorella Daniza si sono precipitati nell’isola delle Canarie e si trovano ora a Tenerife per seguire le pratiche burocratiche necessarie all’espatrio della salma, che richiederanno tra i cinque e i dieci giorni di attesa.

La dinamica dell’incidente è ancora oggi poco chiara. Pare che Davide abbia subìto una forte contusione alla testa e sia deceduto sul colpo mentre stava rientrando a casa in sella al suo motorino intorno alle sei del mattino. Nel sinistro non risultano coinvolti altri veicoli. Sul corpo del giovane è stata effettuata l’autopsia.

Il giovane, laureato in Scienze della comunicazioni e trasferitosi da circa un mese a Tenerife per esplorare nuovi orizzonti, era molto conosciuto a Terno d’Isola. «Mi hanno sempre parlato bene di Davide – afferma il parroco don Angelo Giudici –. So che aiutava ad allenare i ragazzi della squadra di calcio ed era molto legato al palio delle contrade di Terno, era sempre pronto a dare una mano nell’organizzazione. Mi hanno raccontato di quanto avesse a cuore i temi dell’immigrazione – aggiunge il sacerdote –, dell’inclusione e della povertà. Credeva nel concetto di multiculturalità. Ogni tanto Davide andava a dare una mano in una Caritas qui dell’Isola bergamasca».

La notizia della tragica morte del giovane ha portato il paese a stringersi intorno alla famiglia, in un corale cordoglio. «Nei prossimi giorni proverò a sentire l’ambasciata e vedrò cosa si può fare» commenta il sindaco Gianluca Sala. Il 28enne giocava a calcio, con il ruolo di centrocampista, nell’Asd Aurora Terno, squadra per la quale ricopriva il ruolo di capitano, a riprova del carisma che aveva in campo e non solo. Numerosi i messaggi di cordoglio postati sui social. Come quello pubblicato proprio dalla sua società calcistica: «Sembra banale, ma manchi da morire. Per come vivevi la vita eri, sei e sarai un esempio per tutti! Un giorno ti rivedrò, ma ora che tu sei lì sopra, io farò di tutto per farti splendere qui sotto. Il tuo sorriso è la risposta ad ogni problema» è il saluto pubblicato da Asd Aurora Terno sul proprio profilo Instagram.

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