Crespi, dopo un secolo ecco nuove case. L’ok della Soprintendenza al recupero dei magazzini

CAPRIATE . Nel villaggio sito dell’Unesco tre abitazioni saranno ricavate dalla ristrutturazione di magazzini. Gli ultimi edifici residenziali costruiti nei primi del ’900.

Nell’ex villaggio operaio di Crespi, patrimonio Unesco, arriveranno nuove abitazioni. Solamente tre ma l’evento è degno di particolare nota innanzitutto perché la creazione di nuove residenze in questa località non avveniva praticamente dal completamento della sua realizzazione risalente all’inizio del XX secolo. Col passare degli anni nei suoi confini, infatti, dati gli esistenti rigidi vincoli di tutela, non si è più potuto realizzare nuovi stabili. E poi perché queste case verranno realizzate all’interno di una porzione degli storici magazzini dell’ex cotonificio che si affacciano su via Donizetti (sul lato est) e che, quindi, verranno dopo più di un secolo recuperati.

Il Comune favorevole al recupero

Il tutto sarà possibile grazie al piano di recupero presentato dalla società Sala Giuseppe snc che è appena stato adottato dalla giunta comunale. Si tratta di un’operazione conforme al piano particolareggiato di Crespi del Pgt che proprio per gli ex magazzini in questione, utilizzati fino ad ora dall’attuale proprietà come deposito, autorizza la trasformazione in abitazioni. «Dal completamento del suo impianto urbanistico Crespi è sempre rimasto lo stesso – spiega il sindaco Cristiano Esposito –. Non sono quindi più state create nuove residenze. E anche le compravendite delle case esistenti sono sempre state minime perché nella maggior parte dei casi vengono tramandate di padre in figlio. Vediamo quindi con favore la creazione di nuove abitazioni che porteranno nell’ex villaggio operaio nuove famiglie».

Anche l’ex cotonificio è in attesa di essere interessato dal più ampio progetto di riqualificazione presentato dalla holding Odissea che ospiterà vari tipi di attività (museali, ricettive, terziarie, ricreative e produttive). Non sono però previste al suo interno nuove residenze. Il tutto partirà a breve con un intervento viabilistico: la creazione di una rotatoria a sostituzione dell’incrocio semaforico fra la provinciale 184 e via Crespi che porta appunto all’ex villaggio operaio.

Il piano di recupero in dettaglio

La porzione degli ex magazzi ni che sarà interessata dall’intervento è costituita da tre stecche della superficie complessiva di 550 metri quadri e ciascuna di questa verrà trasformata in un abitazione di due piani con un giardino di 200 metri quadri. Per non impattare con il contesto circostante i posti auto saranno interrati e dotati di elevatori meccanici. E a proposito di impatto, al Parco Adda Nord, in cui l’ex villaggio operaio è inserito,

Il progetto di riqualificazione è stato sottoposto per il rilascio del parere di compatibilità paesaggistica

e alla Sovrintendenza Archeologia belle arti e paesaggio il progetto di riqualificazione è stato sottoposto per il rilascio del parere di compatibilità paesaggistica. Da parte di entrambi gli enti l’autorizzazione è alla fine arrivata, ma con delle precise prescrizioni. La prima è che i portoni in legno esistenti dovranno essere conservati e mantenuti; non si potrà procedere alla ricostruzione di conci in laterizio; la tinteggiatura dovrà essere concordata in cantiere con la stessa Sovrintendenza a seguito della valutazione di appositi campioni; i serramenti dei lucernari dovranno essere conservati; i tre lucernari posizionati nelle parti alte delle coperture dovranno essere eliminati.

«Al momento – conclude il primo cittadino – nell’ex villaggio operaio non ci sono altre parti da poter riqualificare e trasformare in abitazione. Ciò evidenzia ancora di più l’importanza dell’intervento autorizzato. Contiamo che, una volta che il piano di recupero sarà approvato, la proprietà parta al più presto coi lavori». Lavori che rappresenteranno il primo passo della seconda vita di Crespi.

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