Con il picco d’influenza 10 mila a letto
Pronto soccorso: i più colpiti i bambini

Boom di accessi pediatrici al Pronto soccorso: i più colpiti i bambini da zero a quattro anni. I consigli dei medici: idratare il bambino, tenerlo al caldo e a riposo.

Il picco influenzale è arrivato: 10 mila bergamaschi sono a letto con febbre alta, dolori muscolari, stanchezza e sintomi a carico delle vie respiratorie. Sintomi tipici del malanno che nella maggior parte dei casi si risolvono con tanto riposo e terapia antipiretica se la febbre è molto alta. E come ogni anno, nel periodo invernale, gli ospedali bergamaschi hanno rilevato un’impennata di accessi ai Pronto soccorso, in particolare pediatrici. Secondo l’ultimo Influnet, il rapporto sull’influenza dell’Istituto superiore di sanità, tra il 14 e il 20 gennaio «è stato rilevato un brusco aumento di casi», soprattutto «in età pediatrica sotto i cinque anni».

In Lombardia l’incidenza (ossia i nuovi casi) è pari all’8,88 per mille abitanti, nella Bergamasca, tenendo conto di questi indicatori, si stimano circa 10 mila persone con influenza. I più colpiti sono i bimbi tra gli 0 e i 4 anni, con un’incidenza del 20,29 per mille. I Pronto soccorso bergamaschi hanno registrato un incremento degli accessi, soprattutto nei due ultimi fine settimana: come fa sapere il Papa Giovanni avviene ogni anno in questo periodo, ma «non è possibile dire con esattezza quanti siano riconducibili all’influenza».

Al Papa Giovanni

In particolare, sono stati complessivamente 889 gli accessi al Pronto soccorso del Papa Giovanni fra venerdì 18 e domenica 20 gennaio 2019 e 880 tra il 25 e il 27 gennaio, rispetto agli 807 di un periodo ordinario. L’aumento, fa sapere l’ospedale, si spiega in gran parte con il forte incremento di pazienti al Pronto soccorso pediatrico: nel fine settimana del 18 gennaio sono stati 263 (63 il venerdì, 86 il sabato, 114 la domenica), mentre nel weekend successivo sono stati 233 (60, 92, 81), contro un dato medio di 172 accessi. Dei 496 accessi totali, 410 (l’83%) sono stati di codice bianco o verde, non urgente. «Di per sé l’influenza non è motivo per recarsi in Pronto soccorso – commenta Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII – sebbene molti lo facciano impropriamente, contribuendo ad allungare l’attesa di chi ha più bisogno di essere visitato in tempi brevi». Pezzoli evidenzia che «è importante chiedersi se le necessità che portano a rivolgersi al Pronto soccorso non possano essere soddisfatte andando dal proprio medico di base o portando il figlio dal pediatra oppure, nel fine settimana, dal servizio di continuità assistenziale garantito dalla guardia medica». E ribadisce: «È opportuno al contrario che si presentino in Pronto soccorso quei malati che, spesso a causa di patologie croniche o già presenti, in coincidenza con il virus influenzale accusano complicazioni o peggioramento dei sintomi, ad esempio tutti coloro che già soffrono di insufficienza respiratoria». Dieci dall’inizio dell’anno i ricoveri di pazienti inizialmente sani, ma che hanno sviluppato un’insufficienza respiratoria come conseguenza dell’influenza, oppure di pazienti già affetti da malattie il cui quadro si è aggravato a causa del virus influenzale.

E in provincia

All’Asst Bergamo Ovest (dove la media giornaliera di accessi al Ps pediatrico è di 32) dal 15 gennaio tutti i giorni hanno visto dati uguali o sopra (eccetto il 17 gennaio), con punte di 77 accessi domenica 20 gennaio e 74 sabato 26. Il 68% può essere riconducibile a sintomi influenzali, parainfluenzali o complicanze. I bimbi ricoverati sono stati, in media, uno al giorno. «Un consiglio ai genitori – spiega la pediatra Ornella Marangoni – non recatevi al Pronto soccorso appena insorge il sintomo. L’influenza dura circa sei giorni. Non somministrate antibiotici, se non ci sono complicanze, dare antipiretici solo per febbre molto alta o disturbante, idratare il bambino, tenerlo al caldo e a riposo; dopo i sei giorni (o prima solo se il bambino è stanco e respira male) recarsi dal pediatra. Attenzione particolare ai bambini sotto i tre mesi o più ancora sotto il mese che necessitano di una valutazione immediata». Al Pronto soccorso per adulti, la media delle ultime settimane è di 167 accessi al giorno, rispetto ai 141 della media del 2018, con un aumento del 18% circa, imputabile in gran parte al picco influenzale. All’Asst Bergamo Est, fanno sapere, «il numero di accessi ai Pronto soccorso, anche pediatrici, così come i ricoveri nelle unità operative dedicate a patologie respiratorie risultano essere in linea con l’andamento degli anni scorsi». Come ogni anno «si segnala un aumento degli accessi e dei ricoveri per ciò che concerne le categorie fragili». Incremento del 25% di accesso al Pronto soccorso pediatrico di Ponte San Pietro (media giornaliera 35 pazienti al giorno).

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