Chiude la Bg-Ponte, i pendolari: «Svegli un’ora prima. Incognita traffico»

TRENI. Da lunedì 5 febbraio stop alla linea ferroviaria per il raddoppio. I timori di studenti e lavoratori: «Tre anni di disagi. Paura per i ritardi dei bus. Cambieremo abitudini». Su L’Eco di Bergamo in edicola sabato 3 febbraio le interviste.

Per dribblare la chiusura della linea Bergamo-Ponte San Pietro ci si arrangerà in tutti i modi, anche anticipando la sveglia di un’ora e uscendo prima da casa, pur di assicurarsi un posto sui bus sostitutivi. «Ci aspettano quasi tre anni di disagi», raccontano preoccupati i pendolari – in prevalenza studenti e lavoratori dell’Isola e della Valle San Martino (ma anche delle province limitrofe) – che ogni giorno usano questa linea, soprattutto per recarsi a Bergamo.

Da lunedì prossimo, e fino al dicembre 2026, la tratta ferroviaria Bergamo-Ponte San Pietro (percorsa dai treni Milano-Bergamo via Carnate e Lecco-Bergamo) si fermerà a causa dei lavori per il raddoppio dei binari, a cura di Rfi. Venerdì le ultime corse feriali delle due linee. Da lunedì entreranno invece in servizio i bus sostitutivi organizzati da Trenord (dettagli sulla pagina aggiornata in tempo reale sul sito trenord.it), che partiranno da Ponte San Pietro (via Matteotti), in coincidenza con gli arrivi dei treni da Lecco e da Milano via Carnate, e giungeranno a Bergamo in piazzale Marconi, con la fermata intermedia di Bergamo Ospedale: il tempo di percorrenza stimato per i pullman è di circa mezz’ora, ovvero il triplo di quanto impiegato dal treno. Negli orari scolastici di punta ci saranno per gli studenti anche le corse «punto-punto», cioè senza alcuna fermata intermedia, che «correranno» tra piazzale Marconi e le stazioni di Calusco, Terno d’Isola, Cisano-Caprino, Pontida e Ambivere-Mapello.

La voce dei pendolari

Ma nonostante quest’organizzazione, i pendolari della Milano-Bergamo via Carnate e della Lecco-Bergamo non nascondono la loro preoccupazione in vista di lunedì: «C’è l’incognita traffico che potrebbe aumentare il tempo di percorrenza dei bus, con relativo rischio di ritardo a scuola o sul posto di lavoro», spiegano diversi pendolari. Per evitare problemi Suemy Alonzo, giovane lecchese che studia a Bergamo, anticiperà il suo orario di addirittura un’ora: «Da lunedì prenderò il treno delle 6 invece che quello delle 7, in modo da riuscire a trovare posto sui bus da Ponte San Pietro e non fare ritardo a scuola», dice. Su L’Eco di Bergamo in edicola sabato 3 febbraio tutte le interviste.

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