Calusco d’Adda, razzie al convento: «È sparito anche il defibrillatore»

IL FURTO. Dopo tv, quadri, alimenti e bici, sottratto il dispositivo donato dalla Croce Bianca. Ora nuove telecamere.

Rubato il defibrillatore posizionato all’ingresso del convento francescano di Baccanello, a Calusco d’Adda. Era stato donato a luglio dalla Croce Bianca, che aveva formato 14 volontari e altre 15 persone al suo utilizzo. È sparito nelle scorse ore.

A scoprire il furto è stato il presidente dell’associazione Convento francescano di Baccanello, Danilo Riva, che ha trovato la cassetta vuota. «Siamo profondamente scossi da questo vile atto – dice –. L’apparecchio è segnalato al 112 e al 118 ed disponibile all’esterno del convento, se qualcuno in difficoltà fosse arrivato lì e non lo avesse trovato? Si era deciso di posizionato in un luogo sempre accessibile, oltre a quello disponibile alla sede della Croce Bianca di Calusco, perché gli altri si trovano all’interno di strutture».

Non è il primo furto al convento francescano

Quello del defibrillatore non è l’unico furto avvenuto nell’ultimo periodo al convento francescano, dove il sodalizio porta avanti un progetto per i padri separati e le persone in difficoltà. Nelle scorse settimane erano state trafugate tre biciclette che venivano utilizzate da chi vive lì per andare e venire dal lavoro. Non solo, sono spariti un televisore, alcuni quadri e addirittura delle derrate alimentari che erano state messe in frigorifero e in freezer.

In arrivo nuove telecamere

«In questi giorni mi sono attivato per trovare delle nuove biciclette da fornire ai padri separati – evidenzia Danilo Riva –. Era l’unico mezzo che avevano a disposizione per muoversi in autonomia e recarsi al lavoro. Ho denunciato i fatti ai carabinieri, così come il furto del defibrillatore, avvisando anche il 112 e il 118 che l’apparecchio non è più disponibile. Purtroppo queste frequenti azioni ci obbligano a implementare l’impianto di videosorveglianza attraverso otto telecamere e installando chiusure centralizzate alle porte, così da sapere chi entra ed esce. Una spesa che avremmo evitato volentieri, dato che abbiamo in essere diversi progetti di aiuto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA