Bottanuco ricorda Sharon e cammina contro i violenti

LA GIORNATA MONDIALE. La proposta del Comune, fino alla panchina rossa. Si intitolano tre vie a tre donne.

La tragedia del delitto di Sharon Verzeni interroga ogni giorno la comunità di Bottanuco, paese che le ha dato i natali. Il ricordo delle vittime di violenza e in particolare dell’ex estetista e barista di 33 anni uccisa a Terno d’Isola nella notte tra il 29 e il 30 luglio si farà corale sabato 23 novembre, quando prenderà il via la camminata proposta dall’amministrazione comunale di Bottanuco per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il ritrovo alle 15,15 sulla piazzetta Frida Kahlo da dove partirà la passeggiata fino alla panchina rossa che si trova al «Giardino 8 marzo».

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«Invito tutti a cogliere queste iniziative come opportunità di riflessione per un quotidiano impegno, sempre più concreto, nel contrasto alla violenza e in particolare alla violenza di genere»

«A motivo dei terribili accadimenti storici avvenuti oltre un secolo fa e dei recenti fatti di cronaca con l’uccisione della nostra concittadina Sharon Verzeni – spiega il sindaco Rossano Pirola –, la comunità di Bottanuco è costantemente chiamata a battersi per l’eliminazione della violenza contro la donna. Per questo nel pomeriggio di sabato terremo una camminata antiviolenza che partirà dalla piazzetta Frida Kahlo per raggiungere il “Giardino 8 Marzo” nel quale è collocata la nostra panchina rossa. Invito tutti a cogliere queste iniziative come opportunità di riflessione per un quotidiano impegno, sempre più concreto, nel contrasto alla violenza e in particolare alla violenza di genere».

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Dedicate tre vie a tre donne

A ulteriore dimostrazione dell’impegno che il Comune di Bottanuco sta portando avanti su questo tema, con delibera di Giunta ha intitolato tre vie ad altrettante donne che, ciascuna nel rispettivo ambito, si sono particolarmente contraddistinte: si tratta di Grazia Deledda (prima e ad oggi unica italiana insignita del Premio Nobel per la letteratura), Margherita Hack (celebre astrofisica e divulgatrice scientifica) e Ilaria Alpi (giornalista e fotoreporter, assassinata nel 1994 insieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin a Mogadiscio, dove si trovava come inviata per il Tg3).

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