Bottanuco piange Angelo, anima del Motorfest. Gli atalantini: «Ciao Bolis»

BOTTANUCO. Grande tifoso della Dea, è stato per anni uno degli organizzatori del grande raduno motoristico. I tifosi nerazzurri hanno voluto salutarlo con uno striscione. Lunedì 26 agosto i funerali nella parrocchiale.

Claudia Esposito

Era l’anima del «Motorfest», con il sorriso sempre stampato sulle labbra e quella gran voglia di vivere che sembrava che niente potesse mai fermarlo. Nemmeno quel male che nel dicembre di due anni fa, alla vigilia di Natale e a due mesi dalla meritata pensione, aveva bussato alla sua porta. Angelo Bolis, 59 anni, di Bottanuco, ha lottato da allora ogni giorno. Lo ha fatto soprattutto per la sua adorata Cele, la figlia Celeste, 27 anni, grande amore della sua vita, che il prossimo inverno lo avrebbe reso nonno.

«Persona straordinaria»

Chissà, forse si immaginava già il nipote atalantino. Di certo sognava di portarselo allo stadio, lui, atalantino da sempre, che non si perdeva nessuna partita, nemmeno in trasferta e che la vittoria più bella, l’Europa League, aveva dovuto guardarsela in tv perché quel male era tornato a riprenderselo: «Ci incontravamo e andavamo allo stadio – racconta Stefano, l’amico di una vita –. Poi ci fermavamo a mangiare. Angelo non era un amico con la “A” maiuscola, ma con tutte le lettere maiuscole. Una persona straordinaria, di un valore inestimabile, quella che puoi dire di aver trovato un tesoro». Lui, Stefano, Mauri e Marco ogni venerdì sera, qualunque cosa accadesse, si ritrovavano al bar «Baracù», vicino alla sede del motoclub di Bottanuco, dove per tanti anni avevano organizzato il «Motorfest», uno degli eventi di maggior richiamo del territorio, che vedeva Angelo super attivo.

Lunedì l’addio

Anche sui social: della comunicazione si occupava proprio lui, che gli bastavano pochi istanti per entrare in sintonia con tutti e farsi voler bene. Grande appassionato di moto, ma senza moto: «Angelo ci raggiungeva ovunque, ma in auto – continua Stefano –. In passato aveva avuto un Ciao e una Vespa, ma poi nient’altro». Operaio specializzato all’ex «Silton» di Bottanuco, anche i tifosi atalantini hanno voluto salutarlo con uno striscione: «Ciao Bolis». E nella sua pagina social, tanti messaggi e quello che ha lasciato lui, che racchiude tanto di ciò che era: «Io non mollerò mai. Troppo bella la vita». Angelo si è spento nella giornata di sabato. I funerali si saranno celebrati lunedì 26 agosto, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Bottanuco.

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