Storie e lezioni di vita cucite con il filo dello sport

Emozioni, sogni, sconfitte, rivincite, emarginazioni e sfide, incroci del destino: «Dentro lo sport c’è tutto», come scrive Marco Pastonesi nella prefazione di «Contro. Dieci storie minime di sport» (Bottega Errante) di Paolo Patui, ex insegnante e divulgatore culturale.

Una raccolta di racconti che spazia tra molte discipline, dall’atletica al basket, dal canottaggio alla boxe, in cui uomini e donne lottano per superare i propri limiti e riscattarsi dalle ingiustizie della vita. In queste pagine lo sport diventa maestro di vita, con i suoi precipizi e momenti di redenzione: oltre all’agonismo ci sono resistenza, amicizia, capacità di affrontare la sconfitta con dignità.

Il nuoto al centro

Unisce amore e sport «Deep end» (Sperling & Kupfer) di Ali Hazelwood, già autrice di titoli di successo come «The love hypotesis. Il teorema dell’amore». Scarlett è una tuffatrice che si allena per riprendersi da un infortunio, Lukas un campione di nuoto: si incontrano per caso realizzando un comune progetto di studio. Un classico, frizzante «college romance», con le Olimpiadi sullo sfondo.

È la ginnastica artistica, infine, la passione di Álfur, giovane protagonista di «Salto mortale» (Iperborea), coinvolgente storia di formazione di Arndís Thórarinsdóttir. Lo sport per Álfur è àncora di salvezza in un momento difficile, quando suo fratello Eiki riceve una diagnosi di autismo. La zia Harpa, sorella della madre, è stata campionessa mondiale di quella stessa disciplina «finché non è caduta», poi «è diventata strana» e ha tagliato i ponti con il mondo. Álfur lungo la strada scopre che servono tenacia, coraggio e fiducia, ma alla fine «gli sportivi si rialzano. Ci riprovano. Vanno avanti a testa alta».