Riletture e biografie: Manzoni, passione senza tempo

Nei «Promessi sposi» di Alessandro Manzoni il conte Attilio è un nobile ozioso e frivolo, quello da cui parte la scommessa che accende il capriccio di don Rodrigo - suo cugino - per Lucia e ostacola il matrimonio con Renzo. Claudio Paglieri, giornalista e scrittore, lo trasforma in un personaggio del tutto diverso, un eroe leale e coraggioso, protagonista di un romanzo «di cappa e spada», una sorta di curioso prequel scritto dal punto di vista degli Arrigoni, «nemici giurati» del Manzoni. L’idea è spiazzante, la narrazione molto distante da Manzoni, anche se i riferimenti disseminati qua e là possono far nascere curiosità sulla fonte d’ispirazione.

È la biografia di Manzoni, invece, il tesoro a cui attinge Eleonora Mazzoni per il suo «Il cuore è un guazzabuglio» (Einaudi), componendo un ritratto insolito e anticonvenzionale. Partendo dalle 1.800 lettere che lo scrittore ha lasciato e dalle testimonianze di familiari e amici, l’autrice si concentra sulle grandi passioni dello scrittore, gli slanci arditi, le delusioni, gli amori, mostrandoci la sua vita avventurosa e piena di emozioni. Accentua e valorizza la potenza lirica del testo originale «I Promessi Sposi» (Lapis) con il racconto di Sara Marconi e le illustrazioni di Desideria Guicciardini. L’obiettivo è avvicinare al testo i più giovani, accendendo interesse e curiosità. Identico scopo, ma punto di vista originale quello de «I Promessi Sposi raccontati da Lucia» (Einaudi Ragazzi) in cui Annalisa Strada e Gianna Re, con qualche licenza poetica, mettono al centro «la prima eroina femminile del romanzo italiano, una giovane donna che si batte per i suoi ideali» offrendo un esempio di forza e umanità.