Manuali di cucina per la maratona delle feste

Il libro. Dai brodi di carne alla zuppa d’uva, «Coquus, coquus, coquus» (Giunti) a cura di Beniamino Vignola, raccoglie in un’antologia ragionata 500 anni di cucina italiana.

Un’arma segreta per prepararsi alle maratone gastronomiche del periodo natalizio. Ci sono oltre 1.200 ricette, raggruppate per categorie, in ordine alfabetico, accostando in modo «rivoluzionario» testi di epoche diverse. Accanto alle ricette di Bartolomeo Scappi, cuoco del 1500, autore di un monumentale trattato di cucina, si trovano quelle di tanti altri, scritte in modo da renderle facilmente realizzabili.

«Sono state escluse – scrive Massimo Montanari nella prefazione – le ricette che prevedono ingredienti fuori uso o incompatibili con il contesto materiale e mentale in cui ci muoviamo oggi». È un libro spiazzante e provocatorio perché suggerisce, prosegue Montanari «l’idea di una cucina italiana stratificata nei secoli ma dotata di un’impronta riconoscibile», in cui convivono stili e metodi diversi che però costruiscono nel tempo «un patrimonio collettivo». Si concentra sugli impasti «Madre pizza» del «maestro» Gabriele Bonci.

Presenta tante proposte insolite, suddivise per stagione, con ingredienti appropriati al periodo, «per rispettare i ritmi della natura»: pizze, focacce, pane e fritti, con condimenti originali. Ci sono fra le altre una ricetta per la Vigilia di Natale e alcune «speciali» da preparare con i bambini. Nel volume «Le ricette di Gessica» (De Agostini) di Gessica Runcio, top blogger e content creator di Giallo Zafferano, ci sono infine classici della cucina siciliana come i cannoli ma anche idee divertenti per la tavola delle feste, come un albero di pasta di pizza con mozzarelline.

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