Le fiabe del focolare, là dove i sogni prendono vita

Non ci sono lupi gentili, streghe vezzose o ravvedute ne «Il Gran libro delle fiabe» (L’Ippocampo) di Jean-Jacques Fdida e Juliette Barbanègre. Le versioni proposte dei racconti della tradizione sono ispirate a raccolte antiche, in cui «le madri snaturate sono

divoratrici, gli orchi spaventosi, i cattivi astuti, le principesse e i principi messi a dura prova, benché alla fine sempre vincenti. L’universo meraviglioso è temibile ma ordinato, aiuta a discernere tra il bene e il male». Accanto a storie note come «Barbablù» e «Cappuccetto rosso» ce ne sono altre rare e poco conosciute. Accompagnate da disegni originali e raffinati, si rivelano letture sorprendenti, «lontano dai sentieri battuti e ribattuti», colme di emozioni, tratti onirici, particolari incantati.

Attinge al ricco e variegato repertorio delle leggende popolari islandesi «Il libro segreto degli elfi d’Islanda» (Iperborea) di Hjõrleifur Hjartarson e Rán Flygenring. Un libro prezioso, accompagnato da illustrazioni e fumetti evocativi e divertenti. Un viaggio nei racconti narrati intorno al fuoco che si tramandano da una generazione all’altra e sono «specchio di una nazione», per scoprire un pizzico di magia nella vita quotidiana, ritrovare la meraviglia e il rispetto della natura.

Lo stesso respiro torna anche nel volume «Fate» (Rizzoli) scritto da Beatrice Masini, ideato e illustrato da Giulia Tomai, con «le storie e gli antichi miti» del popolo nascosto, alla scoperta di creature «elusive, vaporose, sfuggenti, e insieme concrete, sanguinarie, feroci». Un’enciclopedia «fantasy» fatta per ispirare idee, emozioni, curiosità, scoprendo un mondo in cui i sogni prendono vita e tutto diventa possibile.