
Il piacere di leggere / Bergamo Città
Giovedì 03 Aprile 2025
Le donne nascoste nella vita e nell’opera di Orwell
TENDENZE. Che cosa si nasconde dietro le quinte della biografia di uno scrittore famoso come George Orwell?
Anna Funder, incuriosita da un’allusione sul mondo femminile trovata per caso leggendo un brano del taccuino letterario privato di uno dei suoi autori preferiti, inizia a indagare sulla vita di Eileen O’Shaughnessy, sua moglie, in un tempo in cui «il mondo intero era fatto per permettere agli uomini di trattare male le donne e di considerarsi comunque persone perbene». Così decide di ricostruire la vita de «L’invisibile signora Orwell» (Feltrinelli), basandosi sulle lettere scritte da Eileen alla sua migliore amica, ritrovata di recente. Fa emergere così il ritratto vivido di una donna vivace, ironica, intelligente, che rinunciò alle proprie ambizioni per assecondare quella del marito, e forse per questo alla fine è scomparsa sullo sfondo dei suoi capolavori letterari.
Se Orwell, come dice Funder, era un po’ misogino, si prende una rivincita letteraria su di lui Sandra Newman con «Julia» (Ponte alle Grazie), in cui ripercorre la storia di «1984» al femminile. L’ambientazione è la stessa, ma stavolta la protagonista è Julia Worthing, una donna che lavora come meccanica al dipartimento Finzione del Ministero della Verità, cittadina modello, allegramente cinica. Un «re-telling» che porta una ventata di freschezza e di attualità nell’incubo distopico creato da Orwell nel 1948.
Anche Margaret Atwood ha dichiarato più volte di essersi ispirata a «1984» per «Il racconto dell’ancella» (Ponte alle Grazie). Per chi desidera rileggere l’originale, infine, a 75 anni dalla morte dello scrittore, Bompiani ripropone «1984» in versione integrale, in formato tascabile, nella traduzione nitida di Vincenzo Latronico.
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