Il piacere di leggere / Bergamo Città
Lunedì 25 Novembre 2024
L’amore contro l’odio per rinascere dopo la violenza
DA LEGGERE. «Non volevo soccombere al male che mi era precipitato addosso». È stata questa la chiave della rinascita per Lucia Annibali, sfigurata dall’acido nel 2013 su mandato del suo ex.
Dopo aver attraversato l’inferno, anni di dolore, cure, interventi chirurgici per tornare a una vita normale, ha voluto rispondere all’odio con l’amore, ed è così che ha ricominciato a vivere e sognare. Lo racconta ne «Il futuro mi aspetta» (Feltrinelli), scritto a quattro mani con Daniela Palumbo.
Una testimonianza lucida, libera dal rancore: le sue parole sono dirette al cuore di chi legge, il suo impegno di oggi è dedicato al contrasto della violenza a partire dal dialogo con i più giovani nelle scuole, convinta che la formazione e l’educazione possano avere un ruolo fondamentale in questa battaglia
Una testimonianza lucida, libera dal rancore: le sue parole sono dirette al cuore di chi legge, il suo impegno di oggi è dedicato al contrasto della violenza a partire dal dialogo con i più giovani nelle scuole, convinta che la formazione e l’educazione possano avere un ruolo fondamentale in questa battaglia. «Non una di meno, non una morta in più» dice l’intensa poesia di Susana Chávez, scrittrice e attivista uccisa nel 2011. Nei suoi versi raccolti in «Prima Tempesta» (Sur), in un’edizione curata da Concita De Gregorio, ci sono la vita e il precipizio, la corsa e la morte, l’amore e il disamore. Con un impegno civile che fa risuonare con forza e attualità le sue parole.
La vita di una famiglia
Amaro, sottilmente ironico e a tratti dolcissimo «Come donna zero» (Neri Pozza), uscito per la prima volta nel 1974, è ancora attuale: «un furibondo memoriale» che mostra diversi lati della condizione femminile, addentrandosi nella vita di una famiglia. Se una donna dev’essere moglie, figlia, madre, padrona di casa, in ogni spazio ritagliato per se stessa finisce per sentire uno struggente senso di inadeguatezza e di colpa, mentre, come scrive l’autrice, vorrebbe «un paio d’ali grandi e robuste come quelle degli angeli. Per volare via».
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