Il piacere di leggere / Bergamo Città
Lunedì 13 Gennaio 2025
Il potere della scrittura per svelare la realtà del mondo
LA RECENSIONE. Come raccontare la complessità del mondo contemporaneo? Olga Tokarczuk, autrice polacca, vincitrice nel 2018 del Premio Nobel per la letteratura, riflette sul ruolo dello scrittore (e quindi anche del lettore) nella raccolta di saggi «Il tenero narratore» (Bompiani).
Parte dall’immagine di un’incisione dell’Ottocento in cui un viandante, giunto ai confini del mondo, sporge lo sguardo oltre la sfera terrestre, restando estasiato di fronte all’armonia del cosmo: per scrivere (e leggere) bisogna «uscire da sé», scoprire altri esseri umani, animali, natura, uniti in un destino comune.
La narrazione viene descritta come paziente lavoro di artigianato, teso a ricomporre frammenti di realtà. Il segreto di una narrazione efficace, secondo Tokarczuk, sta nella tenerezza, «la variante più modesta dell’amore». Secondo Annie Arnaux, Premio Nobel per la letteratura nel 2022, la scrittura diventa «il coltello, quasi l’arma, di cui ho bisogno». Nel saggio «La scrittura come un coltello» (L’Orma) è raccolta una conversazione avvenuta nell’arco di diversi anni via mail con Frédéric-Yves Jeannet, da cui emerge lo sguardo e il lavoro «dietro le quinte» dell’autrice. Le parole sono strumenti per incidere nella realtà del mondo, fino a cambiare le visioni dominanti. Amos Oz con «La storia comincia così» (Feltrinelli) si immerge, infine, nello spazio magmatico fra la pagina bianca e l’invenzione romanzesca. Scritto nel 1996, pubblicato in nuova edizione italiana (con la traduzione di Elena Loewenthal), prende in analisi dieci inizi, svelando segreti e tormenti del processo generativo della scrittura, offrendo spunti e motivi per una lettura più attenta e profonda, che getti nuova luce sulla vita.
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