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Giovedì 01 Febbraio 2024
Il nuovo romanzo di Paolo Aresi negli scavi di Pompei
IL GIALLO. «Lunga notte al tempio» è il titolo del libro che l’autore presenta venerdì 2 febbraio nella libreria Ubik di Borgo Santa Caterina.
Il luogo è misterioso, denso di fascino: Pompei. La protagonista è una giovane giornalista, responsabile della redazione staccata de «Il Mattino» di Napoli. Il fatto è un omicidio enigmatico, perpetrato negli scavi, esattamente nel Foro Romano. Il tempo è l’estate del 1992, la terribile estate degli omicidi di Falcone e Borsellino. E l’ambiente è quello napoletano di personaggi irripetibili, di un’umanità che coinvolge, che commuove, che è piena di contraddizioni. Il romanzo ha per titolo «Lunga notte al tempio» ed è di Paolo Aresi, pubblicato da Mondadori (Mondolibri): viene presentato domani alle 18 nella libreria Ubik di borgo Santa Caterina.
Aresi, giornalista, è autore di lungo corso, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 1987. Con «Lunga notte al tempio» costruisce una detective story, un giallo che è anche l’affresco di un ambiente e di un periodo storico. Ha detto Aresi: «Questo romanzo è anche un omaggio verso un mondo particolare, generoso, dove ho trascorso buona parte della mia infanzia. Un mondo generoso in ogni senso, dal punto di vista della gente, della natura, della storia. Nell’area Vesuviana e a Pompei si trova di tutto, le piante crescono con una facilità incredibile, la frutta è buonissima, la bellezza resiste nonostante gli attentati dell’umanità. Le persone si amano e si odiano con grande intensità e certamente non si risparmiano. Qui anche la storia è stata generosa, qui si trovano gli incredibili resti della civiltà romana, e non soltanto. E Pompei vuole dire anche tragedia, una terribile tragedia, vuole dire la forza smisurata della natura, e ancora significa il mare, il golfo… Un caos vitale, quasi primordiale».
Il romanzo racconta un’indagine di polizia. Ma soprattutto è una carrellata di personaggi, è un mondo che si materializza, la Pompei degli scavi archeologici, ma anche la Pompei della fede, del santuario mariano più importante d’Italia. La vicenda si apre in maniera classica, con la scoperta di un cadavere nel Foro della città antica, davanti alla basilica, cuore della Pompei romana. Le indagini coinvolgono da subito la responsabile dell’ufficio di Pompei de «Il Mattino» di Napoli, Claudia Persico, che arriva dal Nord e alla quale è stata affidata la gestione della piccola redazione. È evidente che si tratta di un delitto particolare, che non è un semplice regolamento di conti. Tanto più quando viene scoperta l’identità della vittima.
Nella calura dell’agosto pompeiano, la giovane giornalista affronta il caso impegnandosi per potere raccontare ai lettori quanti più dettagli possibili, grazie a un lavoro di indagine, che a un certo punto la conduce sulla soglia di elementi esoterici, fino a superare quanto accertato dallo stesso commissario di polizia. Paolo Aresi nella sua carriera ha scritto diversi romanzi. Spiega: «Il tempo è il tema che mi affascina, il tempo futuro, che ancora non è. Il tempo passato, che non esiste più. E il tempo presente, che sfugge in continuazione».
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