«Up to you», quando il teatro mette scomodo lo spettatore

FESTIVAL. Il 21 maggio apre la quinta edizione della rassegna dedicata alle produzioni under 30. Un occasione per conoscere sperimentazioni e linguaggi che riflettono il contemporaneo. Il 25 maggio c’è «La scelta» del regista catalano Roger Bernat.

«Il teatro? Sei anche tu!» È questo il «claim», lo slogan scelto dagli organizzatori per caratterizzare la quinta edizione di «Up To You», il Festival teatrale dedicato e realizzato da giovani under 30, che si svolgerà dal 21 al 26 maggio a Bergamo, Brusaporto e Scanzorosciate. La nuova edizione è stata presentata alla stampa nel corso di una conferenza alla quale hanno preso parte Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Roberto Lo Monaco, Assessore ai Giovani, Sport e Tempo Libero Comune di Brusaporto, Laura Valli e Silvia Baldini Direzione Artistica (Qui e Ora), Davide Recalcati e Valeria Tacchi (Direzione Artistica Partecipata under 30 Up To You).

Il pubblico alla direzione artistica

«Up To You», secondo l’Assessore Ghisalberti, contribuisce a sprovincializzare una città come Bergamo rendendola sempre più europea, con uno sguardo alla comunità locale ma con un respiro internazionale. Lo testimonia, per esempio, la presenza dell’artista e regista catalano Roger Bernat che torna a Bergamo con il suo «La scelta» (sabato 25 maggio, ore 20.30, Ink Club), uno spettacolo «per riflettere sul senso della partecipazione e del protagonismo culturale delle nuove generazioni. Uno spettacolo in cui il pubblico viene chiamato a sperimentare i meccanismi di lavoro di una direzione artistica: visionare, discutere, operare la scelta». «Vieni a teatro, mettiti scomoda, scomodo, scomod*» ci chiedono di fare i ragazzi di Up To You, e ci piace questo richiamo alla s-comodità del teatro invece della confortevole sicurezza del classico spettacolo in sala.

Flash mob e poesia

Infatti il programma prevede sei spettacoli, due flash mob e una serie di incontri «per riflettere sul contemporaneo, sulla possibilità di dialogo e sullo scontro tra generazioni, per creare comunità uscendo comfort zone, con un’arte che mette in bilico le certezze». Il via martedì 21 maggio (ore 21 Centro Polivalente di Brusaporto) con lo spettacolo «Mia mamma fa il notaio ma anche il risotto», di e con Francesco Capobianco campione mondiale di poetry slam 2023, «uno spettacolo che combinando i linguaggi della poesia performativa e del teatro canzone racconta una favola di formazione che si confronta con le paure e i desideri della generazione Z». e poi, via via, vedremo «Taca te» del gruppo Sanpapiè (uno spettacolo tra ballo liscio e rave), o «Concerto fetido su quattro zampe» di e con Alice e Davide Sinigaglia (giovedì 23 maggio, ore 18.30).

L’unione di generazioni

Interessante, anche per il discorso di intrecci tra intergenerazionalità perseguito dal Festival, la giornata di il 24 maggio che propone, con partenza alle 17 da Largo Gavazzeni a Bergamo, replicato domenica 26 maggio, il flashmob «Ballo ballo ballo» a cura di Lara Guidetti - Sanpapié e Qui e Ora, che vuole essere la rappresentazione simbolica di quell’unione di generazioni di cui è composto il festival.

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