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Giovedì 07 Aprile 2022
«Una piccola odissea»: Andrea Pennacchi al Teatro Donizetti
Bergamo Venerdì 8 aprile l’attore si esibirà con il suo spettacolo nell’ambito degli eventi speciali della stagione di Prosa della Fondazione.
È Andrea Pennacchi il prossimo protagonista degli Eventi Speciali della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti: l’attore e scrittore veneto porterà sul palcoscenico del Teatro Donizetti venerdì 8 aprile (alle 20.30) il monologo Una piccola odissea (la replica del 9 aprile, precedentemente annunciata, è stata annullata). Insieme ad Andrea Pennacchi saranno in scena tre musicisti: Giorgio Gobbo (chitarra e voce), autore delle musiche, Annamaria Moro (violoncello) e Gianluca Segato (lap steel guitar). Produzione Teatro Boxer. Durata 1 ora e 15 minuti senza intervallo.
Lo spettacolo è una personale rilettura dell’Odissea di Omero
Lo spettacolo è una personale rilettura dell’Odissea di Omero in cui si intrecciano storia, mitologia classica degli eroi e memorie dell’autore: Pennacchi parte dal testo originale trovando analogie con la propria vita, con ricordi di famiglia, anche dolorosi, scavando così nell’animo umano, nel proprio animo.
«Sono venuto in possesso di una copia dell’Odissea abbastanza presto: quand’ero alle medie, mio padre gestiva lo stand libri alla festa dell’Unità del mio quartiere, mentre mia mamma regnava incontrastata sulle fumanti cucine», racconta Andrea Pennacchi, «La pioggia aveva danneggiato una versione in prosa della Garzanti, e mio papà me la regalò. Non c’era differenza, per me, tra Tolkien e Omero, era una grande storia, anzi una storia di storie, in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo: mio padre che torna dal campo di concentramento, mia madre che aspetta, difendendosi dagli invasori, i lutti, la gioia. E ho sempre desiderato raccontarla».
Non c’era differenza, per me, tra Tolkien e Omero, era una grande storia, anzi una storia di storie, in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo
«L’Odissea è stata definita: “un racconto di racconti”, una maestosa cattedrale di racconti e raccontatori, attraversata da rimandi ad altre storie, miti, in una fitta rete atta a catturare il lettore. Proprio il suo essere costruita mirabilmente per la lettura, però, la rende difficile da raccontare a teatro, ricca com’è», continua l’attore padovano, «Abbiamo pensato di restituirne il sapore di racconto orale proponendone una versione a più voci, che dia il giusto peso anche alla ricca componente femminile e al ritorno vero e proprio. Pochi si ricordano, infatti, che gran parte della storia si svolge nell’arco di pochi giorni, tra la partenza di Odisseo da Ogigia e il suo trionfo contro i proci e il ricongiungimento con moglie, figlio e padre. Il resto della storia, la parte più conosciuta, è raccontata, da aèdi, dai suoi vecchi compagni, da Telemaco e Penelope, e da Odisseo stesso. Partiamo dalla capanna dei racconti, quella capanna del chiaro Eumeo, principe e guardiano di porci, in cui inizia la vera e propria riconquista di Itaca da parte di Odisseo. Così vicina alla mia infanzia, nucleo rovente da cui nacque il mio amore per il racconto».
Biografia
Il viaggio di Andrea Pennacchi nel mondo del teatro è iniziato nei primi anni Novanta, col Teatro Popolare di Ricerca di Padova. Come attore si è formato seguendo maestri come Eimuntas Nekrosius, Carlos Alsina, Cesar Brie, Laura Curino e Gigi Dall’aglio.
Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto, con il supporto di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Son seguiti, nella trilogia della guerra, Trincee: risveglio di primavera e Mio padre: appunti sulla guerra civile. Ha debuttato nella drammaturgia con Villan People prodotto da Pantakin, poi selezionato al festival Tramedautore del Piccolo Teatro Grassi di Milano e premio Fersen alla regia 2014. Per anni, con la collaborazione di Arteven, ha ideato e portato in scena una serie di lezioni-spettacolo con le quali ha girato le scuole superiori del Veneto: Viva Verdi, Galileo – Le montagne della Luna e altri miracoli, Le avventure di Capitan Salgari e Una feroce primavera. Progetti dedicati alle scuole che tuttora girano grazie a Teatro Boxer, compagnia da lui fondata. É direttore artistico, di Terrevolute – festival della bonifica e della rassegna Odeo days. Ha recitato in cinque produzioni del Teatro Stabile del Veneto sotto la direzione di registi come Damiano Michieletto, Bepi Emiliani, Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso. Nel cinema, ha iniziato recitando la parte di Sandro in Io sono Li di Andrea Segre; per Carlo Mazzacurati ha recitato ne La sedia della felicità. Altre sue apparizioni sono in Leoni, Suburra e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini. Per la televisione, oltre ad essere stato il Ragionier Galli ne Il paradiso delle signore, ha lavorato in L’Oriana, Grand Hotel, Non Uccidere 2, Don Matteo, e A un passo dal Cielo. É spalla di Paola Cortellesi in Petra, serie Sky uscita a settembre 2020. Il venerdì è ospite fisso di Propaganda live su La7. Ha pubblicato due libri con People࿒ Pojana e i suoi fratelli e La guerra dei Bepi.
Prezzi biglietti
da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro.
Biglietteria al Teatro Donizetti Piazza Cavour, 15 - Bergamo Tel. 035.4160 601/602/603. Apertura al pubblico: da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi)
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