Una gatta virtuale fa da guida al patrimonio della biblioteca di Caravaggio

LA CURIOSITÀ. Il personaggio olografico aiuta gli utenti a scoprire contenuti e percorsi. Il progetto realizzato grazie alla collaborazione del liceo Galilei, Open Roads e Arché touch the future prevede altre due: lo scrittore Straparola e il Caravaggio.

Una sinuosa gatta con gli stivali olografica fa da guida rivelando i tesori culturali fra scaffali e teche. È il personaggio che si potrà incontrare, d’ora in poi, alla biblioteca comunale Banfi di Caravaggio, intenta a modernizzarsi per attrarre lettori di tutte le età. Un importante passo in questa direzione consiste nel progetto «Piccolo fondo antico diventa moderno», realizzato con il finanziamento di 27.500 euro della Regione e in collaborazione con il liceo statale Galileo Galilei, l’associazione Open Roads e l’azienda Arché touch the future. A quest’ultima è stato affidato il compito di creare delle guide olografiche per gli utenti della biblioteca (che ogni anno è visitata anche da circa un migliaio di alunni delle scuole della città).

L’autore delle novelle

E la prima che ha fatto la sua comparsa è stata appunto la «Gatta con gli stivali», personaggio contenuto nella raccolta di favole «Le piacevoli notti», pubblicate nel 1550 dallo scrittore, romanziere e novelliere caravaggino Gian Francesco Straparola. E proprio Straparola sarà il secondo personaggio olografico scelto come guida.

Il pittore Michelangelo Merisi

Il terzo non poteva non essere il caravaggino più noto al mondo ossia il pittore Michelangelo Merisi (tutte e tre parleranno con delle voci attoriali). «La nostra biblioteca – ha commentato l’assessore alla Cultura Juri Cattelani – merita di elevarsi da luogo di studio a centro culturale. E crediamo che affidarsi a personaggi importanti della nostra città, reinterpretati in chiave moderna grazie ad avanzate tecnologie, sia il modo migliore per farlo. “La Gatta con gli stivali” è stata scelta pure come mascotte della biblioteca».

Volumi storici digitalizzati

Al finanziamento regionale il Comune ha aggiunto anche proprie risorse per digitalizzare alcuni volumi del fondo antico della biblioteca composto da circa 4.900 libri in diverse lingue e contenente testi risalenti al 1400: «Stiamo parlando di testi – continua Cattelani – che pochi conoscono perché, per motivi di tutela, non sono facilmente consultabili». Fra i volumi digitalizzati e consultabili su apposite attrezzature installate in biblioteca ci sono due corali manoscritti risalenti al XV secolo, due edizioni de «Le piacevoli notti» del ’500 e del ’600, un libro sulla storia del santuario Santa Maria del fonte del XVIII secolo. Rientrano nel progetto «Piccolo fondo antico diventa moderno» anche le visite guidate della biblioteca organizzate dall’associazione Open Road e la formazione di alcuni studenti del Galileo Galilei preparati ad accogliere in biblioteca i loro corrispettivi più giovani delle scuole caravaggine di ogni ordine e grado.

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