Un viaggio sui «Fili d’arte» nei mondi fantastici dei burattini

FESTIVAL. Dal 4 luglio la Fondazione Ravasio propone spettacoli, incontri e visite animate. Si inizia con la mostra dedicata all’opera di Natale Panaro e alle sue creazioni di carta, per proseguire con le esibizioni dedicate a Pinocchio, Arlecchino, Sganapino e Areste Paganòs.

Quest’anno la Fondazione Ravasio propone per la prima volta, oltre alla sua storica rassegna «Borghi&Burattini» nei comuni della provincia, un festival estivo nella città di Bergamo con 5 spettacoli, visite animate al Museo, laboratori e incontri. Il Festival è «Fili d’arte» e avrà come tema il «viaggio», una metafora della vita stessa. Il festival e gli spettacoli proposti vogliono proprio raccontare le tante forme del viaggiare: il viaggio di crescita (con lo spettacolo Le avventure di Pinocchio, 4 luglio), il viaggio d’avventura (con lo spettacolo Sganapino alle Hawaii, 5 luglio), il viaggio migratorio (Eppur Bisogna Andar, 6 luglio), il viaggio della vita (con lo spettacolo Dialogo con la morte di Is mascareddas il 7 luglio). Grande attesa, infine, per Daniele Cortesi che porta a Bergamo il 7 luglio lo spettacolo «Arlecchino malato d’amore».

Le premiazioni

Il 4 luglio al Museo del Burattino si inaugura anche la mostra «Carta Nat» dedicata al grande maestro Natale Panaro e alle sue creazioni in carta, che prosegue fino al 7 settembre. In

occasione dell’inaugurazione della mostra verrà consegnato a Natale Panaro il Premio Giuseppina e Benedetto Ravasio ai costruttori. In chiusura del Festival, domenica, verrà invece consegnato il Premio Giuseppina e Benedetto Ravasio alla carriera alla compagnia sarda «Is Mascareddas». Fondata da Antonio Murru e Donatella Pau nel 1980, la compagnia di fama internazionale «Is Mascareddas» è stata anche vincitrice nel 2023 del premio speciale Ubu, il più prestigioso riconoscimento assegnato alle eccellenze italiane del palcoscenico, considerato l’Oscar del teatro italiano. Il programma inizia il 4 luglio alle 16.30, al Museo del Burattino, con la consegna del premio a Natale Panaro e con l’inaugurazione della mostra monografica Carta Nat, a lui dedicata.

Pinocchio e visite guidate

Alle 20.45 nel Cortile Fratelli Quarti va in scena lo spettacolo Le avventure di Pinocchio della compagnia Il Cerchio Tondo, ispirata al celebre testo di Collodi. Fulcro della narrazione è la trasformazione di Pinocchio da “pezzo di legno” a “burattino” e, infine, a ”bambino vero”, allegoricamente rappresentato attraverso il viaggio che parte dall’ambiente domestico che presto viene abbandonato per conoscere il mondo esterno. Il 5 luglio il Festival inizia alle 15.30 e 16.30 con due visite animate al Museo del Burattino: Arlecchino, Brighella e Gioppino prendono vita in queste divertite visite per raccontarci le loro peripezie e disavventure in compagnia del giovane burattinaio Gabriele Codognola.

Sganapino e Mappastorie

Alle 20.45 nel Cortile Fratelli Quarti in scena la commedia multietnica Sganapino alle Hawaii della compagnia bolognese I Burattini di Riccardo (di e con Riccardo Pazzaglia in collaborazione con Burattini a Bologna). Alle 11 di sabato, al Museo del Burattino, si tiene la conferenza pubblica La Commedia Burattinesca dedicata alle differenze e agli aspetti invece comuni della tradizione regionale del Teatro di Burattini del Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Alle 15 il pubblico può partecipare al laboratorio artistico e di narrazione Mappastorie di Lavinia Marcu e Mattia Perico (nel Cortile Fratelli Quarti). Alle 16.30 Riccardo Pazzaglia, Tonino Murru, Paola Serafini con Luì Angelini, Gabriele Codognola e Serena Cercignano conducono un’azione collettiva in cui cinque compagnie di Teatro di Figura si alterneranno con piccoli sketch mostrando al pubblico diverse tecniche e tradizioni del Teatro di Figura.

L’emigrazione e Arlecchino

La giornata di sabato 6 luglio si chiude alle 20.45 con lo spettacolo «Eppur bisogna andar» di Teatrino di Puck. Ambientato durante la prima grande emigrazione degli italiani verso il Brasile del 1886, narra il sentimento di tre donne provenienti regioni differenti (Romagna, Toscana e Sicilia) che, spinte dalla propria causa, si trovano nella stiva di una nave ad affrontare, nelle vesti di clandestine e ricercate dal Capitan Battaglia, il lungo viaggio di ritorno dalla Terra del caffè. L’ultima giornata di Festival, domenica 7 luglio, inizia alle 16.30 con lo spettacolo (luogo da definire) «Arlecchino malato d’amore» del grande maestro Daniele Cortesi: protagonista Gioppino che aiuta Arlecchino a curarsi dall’innamoramento per Smeraldina con, in finale, il classico balletto di tradizione.

Il dialogo con la morte

Alle 20.30 ci sarà la consegna del VII Premio Giuseppina e Benedetto Ravasio alla Carriera alla compagnia Is Mascareddas: un riconoscimento ai 40 anni di attività dedicata al teatro di figura con straordinari risultati, scrivendo e allestendo nuove drammaturgie che parlano a tutti e inventando la Maschera Areste Paganòs. Il festival si chiude alle 20.45 nel Cortile fratelli Quarti con lo spettacolo di Is Mascareddas «Dialogo con la morte». In scena Antonio Murru e i burattini di Donatella Pau; protagonista la morte, storico personaggio del teatro di burattini, che si trova in un luogo insolito, impegnata in alcuni lavori. Il suo impeccabile salotto è lo spazio scenico in cui dialoga col pubblico sul suo lavoro, sulle fatiche che questo comporta e disquisisce sul valore della vita (sua sorella) e della morte. Con irrefrenabile sarcasmo e grandi dosi di irriverenza questa pièce, nata sul testo di Elisabetta Pau e con la regia di Marco Sanna, svela la Morte nella sua dimensione più intima e privata, pronta a rispondere ai più importanti quesiti dei suoi fortunati ospiti. Ad eccezione del laboratorio (5 euro) e delle visite guidate animate (8 euro), che sono comprensivi di ingresso al Museo del Burattino, tutti gli eventi del festival sono gratuiti e ad accesso libero.

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