
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Lunedì 14 Aprile 2025
Tornano «Le Vie del Sacro»: cammino d’arte in 10 tappe
FONDAZIONE BERNAREGGI. Tornano le visite guidate con i giovani mediatori culturali a partire dal Lunedì dell’Angelo. Itinerari tra chiese, cripte, musei e luoghi solitamente non accessibili al pubblico.
«Tutti la stessa speranza»: si ispirano alla Ballata della Speranza di David Maria Turoldo i percorsi di Pasquetta che inaugureranno l’edizione 2025 de «Le Vie del Sacro», progetto della Diocesi di Bergamo, affidato alla Fondazione Adriano Bernareggi per formare giovani mediatori culturali invitati a tessere nuovi racconti e a proporre uno sguardo nuovo sul patrimonio artistico custodito in chiese e musei ecclesiastici della Diocesi di Bergamo. Lunedì 21 aprile, dalle 14.30, dal cortile dell’antico Palazzo dei Canonici in Città Alta, prenderà il via un cammino che esplorerà il tema giubilare della speranza tra pietre antiche e visioni contemporanee.
Sintonia con il Giubileo
«La terza edizione delle “Vie del Sacro” riparte il Lunedì di Pasqua, giorno simbolicamente scelto per la sua forte connotazione di nuova vita e speranza - annuncia don Davide Rota Conti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura e dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi -. La giornata inaugurale sarà, infatti, dedicata al tema della speranza, in sintonia con il cammino del Giubileo, e rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire le radici spirituali e culturali del nostro territorio, attraverso luoghi, opere e memorie che parlano ancora oggi al cuore delle nostre comunità. I giovani hanno un ruolo centrale: con entusiasmo, competenze e uno sguardo contemporaneo, stanno contribuendo attivamente alla narrazione e alla valorizzazione dei nostri beni culturali, rendendoli accessibili e vivi per tutti. Il loro impegno è segno di una Chiesa che guarda avanti, senza dimenticare la bellezza e la fecondità del suo passato. “Le Vie del Sacro” si conferma non solo come un progetto culturale, ma un cammino di formazione, di spiritualità e di comunità che desideriamo percorrere insieme, con uno sguardo fiducioso verso il futuro». Dieci tappe tra musica, teatro e danza: gli itinerari toccheranno chiese, cripte e musei quali la Cattedrale con la sua Sacrestia e il suo Museo, il Battistero, la Beata Vergine del Giglio, Santa Grata in Columnellis, Sant’Agata nel Carmine, Sant’Andrea, San Michele al Pozzo Bianco, San Salvatore e il Tempietto di Santa Croce.
I 500 anni di due capolavori
In questa occasione, si festeggeranno i compleanni di due capolavori: i 500 anni dall’esecuzione degli affreschi di Lorenzo Lotto in San Michele al Pozzo Bianco e del Compianto sul Cristo morto di Andrea Previtali custodito nella chiesa di Sant’Andrea in Porta Dipinta. Sarà anche l’occasione di visitare alcuni luoghi solitamente non accessibili al pubblico. Ad aprire le porte per «Le Vie del Sacro» (grazie alla disponibilità del Capitolo e della Parrocchia della Cattedrale, della parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna e della Curia Diocesana) sarà prima di tutto il cortile del Palazzo dei Canonici, oasi di silenzio a due passi da Piazza Vecchia da cui godere di una visuale inedita sulla Cattedrale e luogo antichissimo dove sorge l’unica colonna superstite della Basilica di San Vincenzo. È un piccolo edificio nascosto agli occhi delle persone, alle spalle dell’imponente Santa Maria Maggiore, il Tempietto di Santa Croce, che custodisce un ciclo di affreschi che racconta le Storie della Vera Croce, portata in spalle da Cristo su in cima al Calvario, creduta a lungo perduta e infine ritrovata da Sant’Elena.
Un gioiello da scoprire
In pochi, probabilmente, conoscono infine la chiesa di Santa Maria del Giglio, sorta vicino a Porta San Giacomo attorno all’immagine miracolosa della Madonna e vero e proprio gioiellino del Barocco, dove operarono le stesse maestranze, come i ticinesi Sala e i Manni, che decorarono la Basilica di Santa Maria Maggiore. «Aprire e visitare questi luoghi diventa per noi un gesto simbolico – sottolinea Giovanni Berera, responsabile eventi e progetti della Fondazione Adriano Bernareggi –, un invito rivolto a tutti a riscoprire il senso profondo dell’essere parte di una storia e di una comunità, eredi e custodi di un patrimonio antico e prezioso, che appartiene a ciascuno di noi. “Le Vie del Sacro” nascono proprio con questo spirito: valorizzare i beni culturali come memoria viva, capace di generare dialogo, appartenenza e futuro. Aprire questi luoghi significa anche accendere nuove consapevolezze, rafforzare il legame tra la Chiesa e il suo territorio e promuovere una cultura della cura verso ciò che ci è stato affidato».
Gli eventi speciali
Tra le tappe, non mancheranno eventi speciali, per scoprire che la speranza si può anche ascoltare e danzare. Il sound designer bergamasco grijselle realizzerà una sonorizzazione spaziale site specific nell’area archeologica del Museo della Cattedrale, creando paesaggi sonori imprevedibili e non replicabili tra i resti paleocristiani dell’antica Cattedrale di San Vincenzo. Nella Chiesa di Sant’Agata nel Carmine ci scopriremo, invece, «appesi a un filo», sospesi tra terra e cielo come acrobati, grazie all’inedita performance di Spazio Circo. Tutti con lo sguardo rivolto verso l’alto, riconoscendo che danza aerea, arte acrobatica e preghiera hanno il comune desiderio di vincere forza di gravità e proiettarsi verso il cielo. Nella cripta della chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, tra lacerti di affreschi antichissimi, la forma più tradizionale della visita guidata si fonderà con quella dell’evocazione poetica. Nella voce di Francesco Porfido e il suono del salterio di Alberto Foresti, rivivranno le parole de Il portico del mistero della seconda virtù, composto nel 1911 da Charles Péguy in uno dei momenti più bui della sua vita. Le opere di Maurizio Bonfanti, infine, disegneranno un itinerario contemporaneo in due chiese molto antiche. In San Salvatore, troveranno posto due dipinti sul tema di speranza e riconciliazione che la Diocesi ha recentemente commissionato all’artista, mentre il Tempietto di Santa Croce accoglierà il monumentale Polittico di Marne, un altare a portelle dominato figura di Gesù crocifisso e risorto, dipinto da Bonfanti nel 2003 per la chiesa di San Fermo a Marne. Per informazioni e per prenotare gli itinerari: www.fondazionebernareggi.it o www.leviedelsacro.com.
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