Teatro e cinema del Sacro, si riparte il 3 ottobre

LA RASSEGNA. Torna il progetto culturale della diocesi: dal 3 ottobre al 30 novembre un palinsesto di 12 eventi gratuiti che offrirà spunti tematici di riflessione e di dialogo attraverso film e spettacoli in città e provincia.

Scalda i motori la rassegna «Teatro e Cinema del Sacro», il progetto culturale promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della diocesi di Bergamo e dagli Uffici del Vicariato pastorale (Ufficio per l’Età Evolutiva, Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica, Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali, Ufficio per la Pastorale Scolastica) e organizzato dagli Istituti culturali diocesani, nella fattispecie, la Fondazione Adriano Bernareggi e Acec-Sas con il supporto specialistico di DeSidera.

Spiegano gli organizzatori: «L’iniziativa deve la sua ispirazione alla costatazione del particolare sguardo che il teatro e il cinema contemporanei stanno riservando alla ricerca interiore degli uomini e delle donne del nostro tempo. Questa ricognizione, per certi versi inaspettata e coraggiosa, del teatro e del cinema sulle domande profonde dell’uomo, e sul suo insopprimibile anelito di senso e di salvezza, si traduce in un’appassionata messa in scena dei sentieri e delle forme attraverso cui oggi le persone cercano una parola di senso e di speranza per la propria vita. Una parola “sacra’’, appunto. Il ministero della Chiesa sente un’immediata affinità con questo corpo a corpo libero e onesto, acceso dall’arte drammatica, con la vita quotidiana degli uomini di oggi. Da questa sintonia nasce e si rinnova un’amicizia all’interno della quale la Chiesa si lascia volentieri accompagnare, provocare, e perfino istruire, per onorare quella duplice fedeltà ad essa imposta dalla sua missione: la fedeltà al Vangelo di Gesù e quella agli uomini e le donne della propria epoca».

Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna torna ad accompagnare il pubblico nella ricerca di senso e nel cammino di fede, scandagliando il tema del «Sacro» attraverso i linguaggi del cinema e del teatro. L’iniziativa vuole offrire un sostegno alle comunità, presentando un palinsesto di eventi completamente gratuiti, all’insegna di una «cultura per tutti». Ogni serata fornisce spunti tematici di riflessione e di dialogo con immagini, musica e parole, andando ad arricchire la programmazione annuale dell’anno pastorale nelle parrocchie. Animatori ed ospiti esperti di vari ambiti, quali la psicologia, il diritto e i temi sociali, aiuteranno il pubblico nell’interpretazione delle tematiche più specifiche, costruendo nuovi sentieri di senso per una condivisione corale di saperi ed esperienze. Rispettando l’impegno assunto nel dare la possibilità a tutte le comunità di poter partecipare alla rassegna durante le varie edizioni, quest’anno sarà coinvolta per la prima volta la parrocchia di Nembro. E sarà nuovamente chiamata a partecipare la parrocchia di Redona, che aveva ospitato una proiezione cinematografica nel 2021.

Visto il riscontro positivo dello scorso anno, l’iniziativa si rivolge ancora a un pubblico di più giovani, con due appuntamenti: uno spettacolo teatrale riservato alle scuole dell’Opera Sant’Alessandro per i bambini di IV e V elementare; uno spettacolo per adolescenti e famiglie presso il Teatro Alle Grazie di Bergamo. Viene rinnovata, inoltre, la collaborazione con il festival «Sacrae Scenae», inserendo nel palinsesto il film «Shinto. The way of the kami» di Tom Sajewksi ed Enrico Guidi, selezionato tra quelli proiettati all’interno della rassegna.

Una novità rispetto alle scorse edizioni è sicuramente la collaborazione con Fic - Federazione Italiana Cineforum nell’ambito della prima serata dedicata al cinema. In linea con l’obiettivo di rendere la cultura accessibile per tutti, la rassegna prevede una programmazione gratuita. Gli eventi si svolgeranno in ottobre e novembre con quattro proposte in città – due pellicole cinematografiche e due spettacoli teatrali – e di sette proposte in provincia – quattro proiezioni cinematografiche e tre spettacoli teatrali (sempre alle 20.45). A questo palinsesto si aggiunge lo spettacolo «Stelle» presso l’auditorium dell’Opera Sant’Alessandro.

La rassegna cinematografica

Il via al calendario dei film martedì 10 ottobre, alle 20.45 al Cineteatro Qoelet di Redona, via Papa Leone XIII, 22, a Bergamo. Per la prima serata dedicata al cinema e in occasione della celebrazione del 60° anniversario dalla scomparsa di Papa Giovanni XXIII e della Pacem in Terris, si è scelto il film «E venne un uomo» (1965) del regista Ermanno Olmi. Proiettato su pellicola da 35mm, racconta della vita di papa Roncalli. L’iniziativa si colloca all’interno di «Prospettiva Olmi», retrospettiva dedicata al grande Maestro, promossa da Fic - Federazione Italiana Cineforum, con tre focus speciali e proiezioni in itinere tra location olmiane e non, panel con ospiti e critici cinematografici.

La rassegna prosegue il 19 ottobre, al Cineteatro San Filippo Neri di Nembro, con «Nessuno deve sapere» (2021) di Michelle Phairley; il 24 ottobre, al Cineteatro-oratorio di Boccaleone, a Bergamo, con «Alla vita» (2022) di Stéphane Freiss, e il 27 ottobre, al Cineteatro Cagnola di Urgnano con «The quiet girl» (2022) di Colm Bairéad, ovvero la storia di Càit, una bambina di nove anni che vive con i suoi genitori poveri e negligenti nell’Irlanda rurale.

Il 10 novembre, al Cinema Trieste di Zogno, «I figli degli altri» (2022), di Rebecca Zlotowski e il 21 novembre, al Cineteatro Sorriso di Gorle, la conclusione con «Shinto. The way of the kami», un documentario in cui la sacerdotessa Shinto, Hiroko, ci guida alla scoperta della filosofia di vita giapponese, fondata sulla gratitudine e la connessione con i kami, cioè l’energia della natura.

Gli spettacoli teatrali

La sezione teatrale parte il 3 ottobre, al Cineteatro Colognola, a Bergamo. Per il primo appuntamento si propone lo spettacolo «Lu Santo jullare Francesco» di Dario Fo, con Mario Pirovano. Dalle ricerche di Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura 1997, un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco. Un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano, per parlarci dei grandi temi che attraversano la società contemporanea.

Si prosegue il 13 ottobre, a Chiuduno, al Cineteatro Nuovo, con «c» con Arianna Scommegna. Si tratta dell’ultimo dei «Tre lai», i tre monologhi scritti da Giovanni Testori negli ultimi giorni della sua vita, ispirato alla figura della Madonna.

Il 3 novembre, al Teatro Giovanni XXIII di Sotto il Monte, «Non abbiate paura. Grand Hotel Albania» della Compagnia Inti, di Luigi d’Elia. Lo spettacolo racconta di quel marzo 1991 in cui nell’arco di tre giorni ventimila cittadini albanesi fuggivano dal loro Paese, affamati, in cerca di libertà e di una vita nuova sbarcando a Brindisi.

A seguire, il 17 novembre, alla Sala della Comunità di Bottanuco, «Il diario di Adamo ed Eva» di Dario De Luca, tratto dall’omonimo romanzo di Mark Twain, sulle inquietudini e il modo di pensare dei primi due abitanti del pianeta, Adamo ed Eva. Infine, il 30 novembre, al Teatro alle Grazie di Bergamo, «Fino a quando la mia stella brillerà» di Margherita Mannino: la storia dolorosa, indimenticabile, di Liliana Segre, deportata a soli 13 anni ad Auschwitz.

E per concludere lo spettacolo dedicato alle scuole: il 24 novembre, alle 11, all’Auditorium Opera Sant’Alessandro di Bergamo, va in scena «Stelle» de La Piccionaia Teatro. Lo spettacolo è stato realizzato nell’ambito di una ricerca universitaria sui desideri dei bambini e dei ragazzi nel 2022, curata e promossa da Iusve in collaborazione con Avis Veneto, che ha raccolto centinaia di questionari per leggere l’immaginario di futuro dopo due anni di pandemia.

Il progetto ha il patrocinio di Comune e Provincia di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Ufficio della Consigliera di Parità e Uniacque e il sostegno di Fondazione Comunità Bergamasca, Fondazione Banca Popolare, Cattolica Assicurazioni, Bergamo al Cinema e «I Teatri del sacro».

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