«Straordinari affreschi del ’500 in via Tasso»

Sorpresa, all’interno di un incontro della Fiera dei Librai di sabato, dedicato alla rete dell’assistenza a indigenti, malati, orfani, anziani a Bergamo dal Medioevo a oggi, con Cesare Fenili, storico di Archivio Bergamasco, che ha tracciato una sintetica storia dell’assistenza in città, dalla fondazione dell’Istituto degli esposti, nel 1170, sino al secolo scorso, e la storia dell’orfanotrofio maschile di Bergamo (che nel 1971 fu accorpato negli Istituti Educativi) raccontata da Fabio Gatti, autore di un libro che vedrà la luce in settembre, per i tipi di Archivio Bergamasco: «Pietas ad omnia utilis. Orfanotrofi e Istituti educativi nella storia di Bergamo» il titolo (ad oggi).

«Quello che sta emergendo nel restauro dell’edificio dell’ex Hotel Commercio in via Tasso è straordinario» ha annunciato la storica dell’arte Beatrice Bolandrini, conservatrice del patrimonio artistico degli Istituti Educativi. «Affreschi di un ciclo del 1526, dalla complessità degna dei rebus di Lorenzo Lotto, distribuiti in tre ambienti». Bolandrini ha detto anche che saranno ricollocati al loro posto, nel complesso di Santo Spirito, gli affreschi strappati da Stefanoni nel 1928 e dislocati in varie sedi. Quanto alla quadreria: «Nella primavera del 2023 a Palazzo Visconti di Brignano Gera d’Adda (comune di cui Bolandrini è sindaca) allestiremo una mostra dedicata al patrimonio artistico della Fondazione». Tre gli ambiti: «Preminenti i ritratti (dei donatori in primis, fra cui emergono i Piazzoni); tavole di ambito sacro del ‘500; arte di genere di ’600 e ’700: battaglie, fiori, decorazioni».

A fine giugno festa a Castel Cerreto

Una festa degli Istituti Educativi a fine giugno, a Palazzo Piazzoni a Castel Cerreto (Treviglio) ha annunciato il presidente Fieb Luigi Sorzi, che ha introdotto e moderato l’incontro. Un modo, anche, per scongiurare che «un territorio così bello venga tagliato in due da un’autostrada».