Si alza il sipario su «Storie di cielo e altre cose simili»

LA RASSEGNA. Teatro Minimo presenta quattro appuntamenti all’insegna dell’emozione nel rinnovato Teatro di Borgo Santa Caterina. Si inizia il 21 febbraio con lo spettacolo «Parabole di un clown».

«Preparatevi a lasciarvi emozionare». È con queste semplici parole che il «Teatro Minimo» lancia il suo invito alla rassegna teatrale composta da quattro appassionanti spettacoli, raccolti sotto il titolo «Storie di cielo e altre cose simili». La serie prenderà il via il 21 febbraio con la prima rappresentazione al Teatro di Borgo Santa Caterina (via dei Celestini, 4 a Bergamo), che sarà la cornice dell’intera rassegna. Ideata per emozionare, far riflettere e creare un dialogo con un pubblico eterogeneo, questa serie di rappresentazioni esplora temi attuali e universali, utilizzando linguaggi espressivi ricchi di contaminazioni. Con ogni spettacolo si apre una porta verso un modo unico di vivere il teatro, dove l’arte scenica prende vita e connette le persone in profondità. Ogni incontro diventa l’occasione per un viaggio emotivo e intellettuale, un’esperienza che dà voce a storie intense e significative.

Ogni rappresentazione esplorerà tematiche di oggi, di ieri e domani attraverso linguaggi espressivi diversi, contaminati, offrendo un viaggio unico nel mondo del teatro

Il nuovo teatro

L’obiettivo è quello di regalare al pubblico non solo intrattenimento, ma anche momenti di introspezione e stupore, rendendo il palcoscenico un luogo in cui ogni spettatore possa ritrovare qualcosa di sé. Ogni rappresentazione, infatti, esplorerà tematiche di oggi, di ieri e domani attraverso linguaggi espressivi diversi, contaminati, offrendo un viaggio unico nel mondo del teatro. «La rassegna è all’interno delle attività culturali dell’oratorio. Siamo contenti di inaugurare con questi spettacoli il nostro nuovo teatro recentemente ristrutturato», commenta spiega Stefano Giavazzi, componente dell’equipe educativa dell’oratorio di Santa Caterina e coordinatore del gruppo culturale.

Un percorso simbolico

Lo spettacolo intreccia umanità e spiritualità, offrendo al pubblico un racconto sorprendente e toccante

Il primo spettacolo «Parabole di un clown», con Bruno Nataloni, è in programma domani alle 21 per un viaggio a bordo di una vecchia 500. Protagonisti sono un nonno, ex clown di un piccolo circo, e il nipote Stefano, che attraversa una complessa crisi esistenziale a 50 anni. Insieme, affrontano un itinerario che li conduce da Bologna alla Sardegna, seguendo sentieri tracciati non dalla fretta o dalla razionalità, ma da profonde tappe del cuore e della fede. Ogni sosta li porta nei luoghi in cui il nonno ha ricevuto i sacramenti, trasformando il viaggio in un percorso simbolico intriso di memoria e ricerca interiore. Le storie raccontate dal nonno durante il tragitto riflettono la sua vita, segnata dalle cadute tipiche di un clown, sempre a metà tra ironia e malinconia. Tuttavia, attraverso l’eco delle Sacre Scritture, queste vicende acquistano nuovi significati, diventando strumenti per riflettere, emozionarsi o semplicemente lasciarsi sfuggire un sorriso. Uno spettacolo che intreccia umanità e spiritualità, offrendo al pubblico un racconto sorprendente e toccante.

Saggezza e amicizia

I successivi spettacoli sono programmati per domenica 9 marzo alle 16.30 con «Mio nonno era un ciliegio»: un’occasione per riflettere su cosa significhi diventare grande, accompagnati dalla saggezza buffa e sincera di un nonno; venerdì 11 aprile alle 21 appuntamento con lo spettacolo «Notizie buone da Tibhirine» per riflettere sul martirio dei sette monaci in Algeria visto dagli occhi di un giornalista curioso e appassionato. La rassegna si concluderà venerdì 16 maggio alle 21 con «Voci del verbo scegliere»: una storia di amicizia, tradimento e perdono, una storia per fare senso alla nostra memoria. Con «Storie di cielo e altre cose simili», Teatro Minimo invita tutti a riscoprire il fascino del teatro come specchio della vita e spazio di condivisione. Un’occasione imperdibile per lasciarsi guidare dalle emozioni attraverso storie che sanno parlare a chiunque.

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