Sgarbi e la meraviglia del polittico di Zenale e Butinone: «Treviglio è una tappa del Rinascimento italiano»

LA VISITA. Il sottosegretario dimissionario non ha mancato l’appuntamento per inaugurare lo spazio espositivo che custodisce il capolavoro del ’400. «Mi sono ripreso la mia libertà».

Basilica di San Martino gremita il 3 febbraio a Treviglio per l’inaugurazione dello spazio espositivo «La porta del cielo», che ospita il prezioso polittico quattrocentesco di Bernardo Zenale e Bernardino Butinone, ma soprattutto per la presenza del critico d’arte e uomo politico Vittorio Sgarbi, che ha tenuto un’apprezzata e applaudita prolusione sull’opera. Si temeva una sua possibile defezione, alla luce delle recenti vicissitudini culminate con la presentazione delle sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura, ma l’onorevole Sgarbi ha rispettato l’impegno giungendo in basilica. Molte le autorità civili e militari presenti nel luogo di culto: tra i politici il parlamentare Alessandro Sorte (che è stato colui che ha propiziato l’interesse di Sgarbi per il polittico) e la senatrice Daisy Pirovano, per la Regione l’assessore Paolo Franco e il consigliere Giovanni Malanchini, inoltre il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi.

La polemica politica

A margine della cerimonia inaugurale, interpellato sulla vicenda relativa alle dimissioni in questione, presentate per la decisone dell’Antitrust di considerare incompatibili le attività del critico d’arte con l’incarico di governo, Sgarbi ha risposto: «Sono ancora in piena attività e le mie dimissioni dovranno ancora essere formalizzate. Io non ho mai distolto il tempo al mio lavoro per fare le conferenze e sul fatto che io le faccia hanno inventato questa ridicola incompatibilità, ora spero che il Tar corregga. Quindi l’incompatibilità non esiste – ha proseguito Sgarbi –: questi dell’Antitrust hanno fatto una scelta che, prima ancora delle mille polemiche giornalistiche e delle finte inchieste, mi ha indotto a riprendere la mia libertà e fare quello che mi pare, senza dover essere subordinato al ruolo di sottosegretario che diventa così stretto da impedirmi di parlare di Zenale e Butinone».

«Lo spazio paradisiaco»

Sgarbi ha poi spiegato in pubblico: «Zenale e Butinone rappresentano il Rinascimento dell’Italia del Nord, non sono marginali ma centrali, importanti come Botticelli e Leonardo. Il polittico nella pittura del Quattrocento lombardo è da considerare il più grande spettacolo del secolo. Gli artisti hanno voluto determinare con l’opera stupore e guardandola ci troviamo altrove, in uno spazio paradisiaco. Abbiamo un’opera contemporanea, attuale, che consentirà a Treviglio di diventare un luogo inevitabile per tutta l’arte italiana del Rinascimento».

Le parole di Vittorio Sgarbi abi sono state anticipate da quelle del parroco di Treviglio, monsignor Norberto Donghi, che ha evidenziato: «Oggi segna non solo l’apertura di questo spazio, ma anche la celebrazione di un patrimonio artistico e culturale di grande valore. Invito ciascuno di voi a esplorare questo nuovo spazio con occhi curiosi e cuore aperto, lasciandovi ispirare dalla bellezza e dalla profondità di ciò che vi circonda». Nel pomeriggio la facciata del Comune in piazza Manara è stata lo scenario di uno spettacolo di videomapping con dei particolari del polittico.

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