Sanremo: Giorgia e Annalisa sul podio dei duetti, poi Lucio Corsi con Topo Gigio e Fedez con Marco Masini

SANREMO 75. Benigni show all’Ariston, Cucciari mattatrice. Al Festival la voce di Pino Daniele, tutto il pubblico in piedi. Medley di hit con Mahmood.

Il solito, entusiasta, travolgente Roberto Benigni, tra le battute a raffica su Musk, Giorgia, Trump e le parole di affetto per il presidente Mattarella. Geppi Cucciari mattatrice, fin dall’annuncio in bianco e nero: «Un avviso: purtroppo nonostante le indicazioni del ministero del Made in Italy andranno in onda anche brani stranieri. Ce ne scusiamo con i telespettatori. Buona nazione, volevo dire buona visione». E poi i duetti, il debutto tenerissimo di Topo Gigio, la standing ovation per Gianni Bella in prima fila, la voce di Pino Daniele che commuove l’Ariston. Brividi per Giorgia e Annalisa con «Skyfall» di Adele. Spettacolo di Achille Lauro ed Elodie che omaggiano Roma con «A mano a mano» e «Folle città». Alla fine della sua esibizione con Dimartino e Riccardo Sinigallia con «L’anno che verrà», Brunori Sas fa una dedica a Paolo Benvegnù, il cantautore da poco scomparso che proprio il 14 febbraio avrebbe compiuto 60 anni.

Giorgia, Lucio Corsi e Fedez sul podio

È arrivato il momento della classifica: i duetti saranno valutati da Televoto (34%), Radio (33%) e Sala stampa (33%) ma (ed è una novità rispetto agli anni scorsi) la graduatoria risultante non influirà sul risultato della finale della sera successiva. Il podio dei duetti, con la consegna del premio da parte del sindaco Marco Bucci, va a: Annalisa con Giorgia, Lucio Corsi e Topo Gigio, Fedez e Marco Masini.

Queste le altre posizioni in classifica fino alla decima, annunciate da Carlo Conti: 4) Olly con Goran Bregovic e la Wedding Funeral Band con Il pescatore 5) Brunori Sas/Riccardo Sinigallia/Dimartino con l’Anno che verrà 6) Irama/Arisa con Say Something 7) Rocco Hunt/Clementino Yes I Know My way 8) Elodie/Achille Lauro A mano a mano/folle città 9) Clara/Il Volo The sound of silence 10) The Kolors/Sal Da Vinci con Rossetto e caffè.

Kessisoglu canta con la figlia Lunita

Dopo l’una l’attore e comico genovese Paolo Kessisoglu sul palco dell’Ariston assieme a sua figlia Lunita, con cui interpreta Paura di me, un brano che affronta il tema del rapporto tra genitori e figli e delle difficoltà comunicative tra le generazioni.

Ore 00.51: Brunori Sas dedica a Paolo Benvegnù «L’anno che verrà», cantata insieme a Riccardo Sinigallia e Dimartino.«Oggi avrebbe compiuto 60 anni. Era uno di quei grandi che sapevano unire profondità e grande ironia come Lucio Dalla», ha detto Brunori Sas. Problemi tecnici sul duetto di Bresh con Cristiano De Andrè a Sanremo sulle note di «Crêuza de mä» di Fabrizio De Andrè. Parte la musica con l’orchestra, Bresh canta ma si sente solo la voce di De Andrè. Dopo alcuni secondi l’esibizione viene interrotta per consentire al reparto dei microfonisti di intervenire. L’esibizione si ripete e nuovamente qualche piccolo problema richiede un intervento sul palco ma stavolta Bresh e De Andrè riescono a terminare l’esecuzione del brano. Chiudono i duetti Shablo ft. Guè, Joshua, Tormento con Neffa che cantano Amor de mi vida/Aspettando il sole di Sottotono/Neffa. Fedez mette le sue barre in «Bella Stronza» che fa con Marco Masini e conclude con «ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza».

Ore 00.16: Geppy Cacciari propone una serie di temi per i monologhi, da quello sui cantanti che si tolgono i tatuaggi per venire a Sanremo, a quelli ambientalisti o sui pandori. Ma Carlo Conti li scarta tutti. Sale sul palco Willie Peyote con Tiromancino, Ditonellapiaga e torna Franco Califano con «Un tempo piccolo».

Elodie e Achille Lauro magnetici

Ore 00.13: Siamo alla 21esima esibizione su 26 in totale. Massimo Ranieri canta con i Neri per caso, ed è ancora Pino Daniele con «Quando» resa celebre dal film «Il postino» con Massimo Troisi. Olly con Goran Bregović portano sul palco una versione balcanica (poco riuscita) de Il pescatore di Fabrizio De André. I più magnetici Elodie e Achille Lauro in un mix di A mano a mano/Folle città di Riccardo Cocciante/Loredana Bertè. Iconici. Al termine della loro esibizione nella serata cover al Festival di Sanremo, Achille Lauro dedica a Elodie «Ancora» per festeggiare San Valentino.

Ore 23.43: Sorprendono sempre i Coma_Cose tra raffinatezza e ironia: portano sul palco dell’Ariston una versione ballad del successo dei Righeira «L’estate sta finendo» e arriva anche Johnson Righeira: si parte lento e poi tutto l’Ariston balla. D’effetto «Che cosa c’è» di Gino Paoli nella versione di Joan Thiele con Frah Quintale.

Giorgia e Annalisa da standing ovation

Ore 23.22: Standing ovation per Giorgia con Annalisa che cantano «Skyfall» di Adele, due regine che si confrontano con un’altra regina oltreoceano; due interpreti eccezionali. Poi Simone Cristicchi canta «La cura» di Battiato con Amara (che inserisce anche alcuni versi in aramaico. Qui si giocano due dei duetti più belli della serata. Bel sound quello di Sarah Toscano con Ofenbach in «Overdrive».

Il medley di Mahmood

Ore 22.56: Ora il palco se lo prende Mahmood con un medley delle sue canzoni: gonna pantalone glitter e velo rosso, occhiali da sole e brillantini, accompagnato da un cast di ballerini canta i suoi successi e balla. Un’esibizione degna di un palco internazionale. Poi gioca con Carlo Conti rockstar per qualche minuto. Segue il duetto di Francesco Gabbani con Tricarico (senza voce) che cantano «Io sono Francesco» di Tricarico. «Salutiamo i vertici Rai in decima fila, così se dovessero cambiare dopo la pubblicità non se ne accorge nessuno...»: lo dice una scoppiettante Geppi Cucciari tornando sul palco dell’Ariston durante la serata delle cover a Sanremo.«Quest’anno niente pubblicità occulta», ironizza Geppi in riferimento al caso John Travolta della scorsa edizione del Festival condotta da Amadeus. «Così facciamo contento il Codacons e non se la prende solo con Fedez», aggiunge. Poi Geppi lancia una raffica di finti sondaggi e racconta di aver tentato di avvicinare Simon Le Bon «ma sono stata allontanata come pericolosa mitomane. Temevano - conclude - che volessi continuare quanto iniziato da Katia Follesa...».

La voce di Pino Daniele

Ore 22.41: Che emozione Marcella Bella canta «L’emozione non ha voce», la celebre canzone scritta per Adriano Celentano dal fratello Gianni Bella. E proprio Gianni Bella, tra il pubblico, viene a lungo applaudito per le tante canzoni che ha scritto. Marcella Bella in un abito di velluto rosso fuoco si esibisce con i due giovanissimi violinisti Twin Violins.

I più «mascalzoni» sono Rocco Hunt e Clementino che cantano Pino Daniele «Yes I know my way». Che emozione sentire la voce di Pino Daniele All’Ariston: è standing ovation.

Ore 22.23: Il jingle di Gebry Ponti «Viva l’Italia» imperversa dopo ogni pubblicità, e Geppi promette di usarlo come sigla del suo programma. Poi è la volta dei The Kolors con «Rossetto e caffè» di Sal Da Vinci. Arriva il pop, il ballo in platea e naturalmente la bandiera del Napoli. Collegamento con il Suzuki stage pieno di fan per Benji e Fede.

Irama e Arisa: che emozione

Ore 22.07: La scaletta della serata corre veloce ma il tempo si ferma con Irama e Arisa che intepretano «Say Something» di Christina Aguilera: da brividi. Fantastici, i migliori (per noi) fino a questo momento. Gaia con Toquihno porta il testo «La voglia e la pazzia» di Ornella Vanoni e l’Ariston batte a ritmo le mani.

Mahmood e il selfie con Topo Gigio

Ore 21.50: Lucio Corsi in frack e Topo Gigio cantano «Nel blu dipinto di blu» di Modugno. Poi Mahmood si fa un selfie con Topo Gigio dopo che il famoso topolino dello Zecchino d’Oro ha cantato «Brividi». Serena Brancale al pianoforte con Alessandra Amoroso con «If I ain’t got you» in una intensa interpretazione del pezzo di Alicia Keys. Carlo Conti poi improvvisa con il pubblico «Figli delle stelle di Alan Sorrenti».

Ore 21.32: Noemi e Tony Effe (senza collana) cantano «Tutto il resto è noia» del cantante romano Califano. L’interpretazione è salvata dalla voce ruggente di Noemi. Poi Geppi Cucciari presenta Francesca Michielin e Rkomi che cantano «La nuova stella di Broadway» di Cesare Cremonini. La comica s’incarta nella presentazione e dice a Conti: «Tu non sbagli mai? In effetti no, sei infallibile. Ti sei mai sbagliato? Forse a chiamare me» e il presentatore l’abbraccia. E poi ancora: «Tu sei un padre» dice a Carlo Conti. Lui, da buon toscano, precisa di essere «un babbo».

Ore 21.22: «Quale persona, che ambisce di dare del tu all’ironia, vorrebbe salire su questo palco dopo Roberto Benigni. Grazie. Grazie, Graziella e grazie al Carlo». A Geppi Cucciari l’ingrato compito di calcare il palco dell’Ariston dopo il premio Oscar. La comica prende di mira Conti: «Complimenti di cuore, stai andando benissimo, ascolti più tu che i servizi segreti. Dì la verità: ti hanno chiamato perché era andato al Nove anche il segnale orario, gli altri non rispondevano al telefono».

Ironia e battuta pronta, che Geppi

L’ironia di Cucciari è travolgente: «Dimmelo subito se c’è un bambino prodigio anche stasera, uno che ci fa sentire tutti scemi di nuovo. Il figlio di Musk aveva judo?», «sono qui a co-condurre e si ignorano i motivi del gesto», «per preservare il politicamente corretto gli artisti dei duetti saranno indicati come Cantante 1 e Cantante 2».

«Complimenti di cuore, stai andando benissimo, ascolti più tu che i servizi segreti. Dì la verità: ti hanno chiamato perché era andato al Nove anche il segnale orario, gli altri non rispondevano al telefono»

Si diverte anche sul regolamento: «è ricavato dal calcolo Inps per la pensione di un ventenne» e «sala stampa, televoto e giuria delle radio si guardano in cagnesco come governo e csm». Ha poi concluso: «Il vincitore è Fausto Leali perché il festival è truccato! e comunque il codice decisivo per vincere è il codice iban» Poi presenta il prossimo duetto. «Che suono ha il silenzio? Non il mio». È la volta di «The sound of silence» interpretato da Clara e Il Volo. Voci potenti ma il confronto con il carisma di Simon & Garfunkel non regge.

Ore 21.08: In total black e occhiali da vista scende le scale Mahmood. Presenta i Modà e Francesco Renga che cantano con voce potente e inconfondibile «Angelo» strappando grandi applausi al pubblico.

Ore 21.05: Al via il televoto e la serata dei duetti: sul palco Rose Villain con Chiello con un omaggio a Lucio Battisti e la loro personale interpretazione di «Fiori rosa e fiori di pesco» versione rock 2025. Sempre bella anche in questo arrangiamento molto particolare.

Geppi Cucciari, un tornado di battute

Ore 20.40: Una Geppi Cucciari in bianco e nero, in versione «Signorina Buonasera» con tanto di sigla Rai della mondovisione annuncia la quarta serata del Festival di Sanremo: «Tra poco andrà in onda la quarta serata del LXXV Festival della Canzone Italiana. Un avviso: purtroppo nonostante le indicazioni del Ministero del Made in Italy andranno in onda anche brani stranieri. Ce ne scusiamo con i telespettatori. Per i temi trattati la visione è sconsigliata a un pubblico già assonnato. Buona nazione, volevo dire Buona visione». Promette di essere irriverente come solo lei sa essere.

Poi parte la sigla e dalla scalinata dell’Ariston scendono Carlo Conti con Roberto Benigni che prende subito in giro il direttore artistico dicendo che sta bloccando l’Italia con il suo festival e che quindi potrebbe ambire a ricoprire l’incarico di ministro dei Trasporti. Poi dichiara subito: «La politica non c’è, Sanremo si sa è una situazione tesa. Ho visto Marcella Bella, le ho detto Bella ciao, è successo un casino, non si può, per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso» dice il comico toscano.

Benigni, Giorgia, i dazi e le trofie al pesto

È poi passato al piano internazionale: «Sai chi ci sta guardando? Elon Musk. È interessatissimo all’Italia, figurati se non vede Sanremo. Gli interessa proprio. Su X ha già votato per il vincitore. Giorgia. C’era anche l’anno scorso e l’anno prima, e dai retta a me, ci sarà per diversi anni. Ci sarà per un po’ di tempo, te lo dico io che mi intendo di musica» continua giocando sull’artista in gara e la premier Meloni. Benigni è un ciclone tra Meloni, Musk, e dazi sulle trofie al pesto. «Musk è potente, ricchissimo, vuole conquistare l’Italia, vuole il potere in Italia, sta preparando la marcia su Roma, al grido di “o Roma o Marte”» dice Benigni. «Ma non solo lui, Trump segue Sanremo, lo vuole rifare grande, lo segue da Mar-a-Lago, vuole Vasco Rossi, Mina, Celentano, “make Sanremo great again”. Vuole tutta la Liguria, dopo la Groenlandia, come 53/o stato degli Usa. Ha detto: o la Liguria lo accetta, o metto un dazio del 200% sulle trofie al pesto».

«Trump segue Sanremo, lo vuole rifare grande, lo segue da Mar-a-Lago, vuole Vasco Rossi, Mina, Celentano, “make Sanremo great again”. Vuole tutta la Liguria, dopo la Groenlandia, come 53/o stato degli Usa. Ha detto: o la Liguria lo accetta, o metto un dazio del 200% sulle trofie al pesto»

La solidarietà a Mattarella

Il primo duetto è quello di Conti - Benigni con «L’inno del corpo sciolto» e poi l’annuncio: il 19 marzo il regista e comico vincitore di un Oscar con «La vita è bella» tornerà in tv con «Il sogno». «Sarò uno show pieno di stupore, di sorprese. Ci metterò tutta la mia gioia, il mio sentimento. Uno spettacolo di verità e bellezza. Si parlerà di noi, dell’Europa, del mondo: della nostra vita. Si parlerà delle nostre aspirazioni e soprattutto dei nostri sogni. E io sono un grande sognatore. Come diceva il grande poeta, i grandi sognatori non sognano mai da soli, e allora sogneremo tutti insieme».

«Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità»

Benigni si congeda ricordando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Due anni fa su quel palco c’era il presidente Mattarella: si commosse, di divertì e commuovere il presidente è un’emozione che ti entra dentro il corpo e l’anima, perché è una persona straordinaria. Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità». Lo dice nel giorno dell’affondo della Russia contro Mattarella. «A lei tutta la solidarietà del popolo italiano», gli fa eco Carlo Conti.

Ecco l’ordine definitivo delle esibizioni di stasera:

Rose Villain con Chiello - Fiori di rosa, fiori di pesco (di Lucio Battisti)
Modà con Francesco Renga - Angelo (di Francesco Renga)
Clara con Il Volo - The sound of silence (di Simon & Garfunkel)
Noemi e Tony Effe - Tutto il resto è noia (di Franco Califano)
Francesca Michielin e Rkomi - La nuova stella di Broadway (di Cesare Cremonini)
Lucio Corsi con Topo Gigio - Nel blu dipinto di blu (di Domenico Modugno)
Serena Brancale con Alessandra Amoroso - If I ain’t got you (di Alicia Keys)
Irama con Arisa - Say Something (di A Great Big World & Christina Aguilera)
Gaia con Toquihno - La voglia e la pazzia (di Ornella Vanoni)
The Kolors con Sal Da Vinci - Rossetto e caffè (di Sal Da Vinci)
Marcella Bella con Twin Violins - L’emozione non ha voce (di Adriano Celentano)
Rocco Hunt con Clementino - Yes I know my way (di Pino Daniele)
Francesco Gabbani con Tricarico - Io sono Francesco (di Tricarico)
Giorgia con Annalisa - Skyfall (di Adele)
Simone Cristicchi con Amara - La cura (di Franco Battiato)
Sarah Toscano con Ofenbach - Overdrive (di Ofenbach)
Coma_Cose con Johnson Righeira - L’estate sta finendo (dei Righeira)
Joan Thiele con Frah Quintale - Che cosa c’è (di Gino Paoli)
Olly con Goran Bregović - Il pescatore (di Fabrizio De André)
Elodie e Achille Lauro - A mano a mano/Folle città (di Riccardo Cocciante/Loredana Bertè)
Massimo Ranieri con Neri Per Caso - Quando (di Pino Daniele)
Willie Peyote con Tiromancino, Ditonellapiaga - Un tempo piccolo (di Franco Califano)
Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino - L’anno che verrà (di Lucio Dalla)
Fedez con Marco Masini - Bella stronza (di Marco Masini)
Bresh con Cristiano De André - Crêuza de mä (di Fabrizio De André)
Shablo ft. Guè, Joshua, Tormento con Neffa - Amor de mi vida/Aspettando il sole (di Sottotono/Neffa

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