Romeo, Giulietta e Falstaff: il teatro di Shakespeare torna in Città Alta

WISHAKESPEARE. Negli spazi del Palazzo della Misericordia Maggiore il 7 e l’8 settembre vengono rappresentati due lavori ispirati alle tragedie del bardo inglese. In scena un gruppo di giovani attori con la direzione artistica di Maurizio Donadoni e Andrea Battistini.

Dopo il successo della prima edizione, che ha animato le strade e i chiostri di Città Alta durante Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023, «Wishakespeare» torna con la seconda stagione patrocinata dal Comune di Bergamo. Questo progetto artistico, incentrato sulle opere senza tempo di William Shakespeare e rivolto in particolare a giovani interpreti, continua quest’anno negli spazi del Palazzo della Misericordia Maggiore, in via Arena 9 a Città Alta con le prove (il 5 settembre aperte al pubblico) e due spettacoli (a partire dalle 18) le sere del 7 e dell’8 settembre. Gli attori Allegra Azzurro, Davide Bertone, Luca Beschi, Annamaria Ceccarelli, Cecilia Malatesta, Giuseppe Oricchio, Patrick Passini e Giovanni Taddeucci, con riduzione musicale di Alfredo Rizzo e sotto la direzione artistica di Maurizio Donadoni e Andrea Battistini, porteranno in scena studi e drammaturgie liberamente ispirate ai capolavori del Bardo.

Voci che danzano

Tra sorprese, improvvisazioni e un buffet come festa finale, la stagione prevede due produzioni: «Romeo and Juliet’ (s)concerto», una rilettura della celebre tragedia «Romeo and Juliet», arricchita dalle note della partitura per balletto dall’opera omonima di Sergej Prokof’ev - Op. 64. Questo adattamento, che combina musica per pianoforte e voci recitanti, è stato realizzato da Andrea Battistini per la parte teatrale e da Alfredo Rizzo per la riduzione musicale. «Della vicenda shakespeariana, - si spiega nella presentazione - si racconta il nocciolo scarnificato di una maledizione, lo sviluppo tragico di un sogno che evoca e ipoteca la realtà. Quasi assente l’azione, asciugati gli episodi, resta l’essenziale: le voci che danzano sulla musica di Prokof‘ev e la musica che recita sulle parole di Shakespeare. I personaggi di pagina e pentagramma si parlano, si completano, sospesi su una linea sottile e sensibile che, come il destino in questa storia, va a toccare i suoi protagonisti per abbandonarli improvvisamente prima che essi prendano troppo spazio, troppo peso. Frammenti di visioni vicine e lontane, riflessi onirici, che ondeggiano sulla scena come tele di ragno, sottilissime, resistentissime».

Improvvisazioni tragicomiche

Lo spettacolo «Falstaff (in Re minore)» consiste in una serie di improvvisazioni tragicomiche che esplorano personaggi e situazioni tratti da «Le allegre comari di Windsor», «Riccardo II», «Enrico IV» (Parte Prima e Seconda) ed «Enrico V». La cura di questo lavoro è affidata a Maurizio Donadoni e Andrea Battistini. «Falstaff deborda dalle pagine ad incarnare, sovrabbondante, un archetipo d’umanità - si illustra nella presentazione - in un mondo consacrato ai doveri reclama il diritto ai piaceri; rinuncia volentieri a qualche medaglia rimanendo meno onorevole ma vivo. Falstaff siamo tutti noi, nelle nostre debolezze: non riconoscerlo è non riconoscere l’essere umano». La seconda stagione di «Wishakespeare» offre una nuova prospettiva sui classici, immergendo i racconti tra le quinte naturali delle città. La produzione di questa seconda stagione è stata proposta alla città di Bruino (TO) e si sposterà a Massa dal 13 al 15 settembre dopo la tappa bergamasca. Per informazioni su orari e biglietti: www.wishakespeare.it.

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