Renga e Nek in scena a Bergamo: «È una strana alchimia»

L’INTERVISTA. La tournée che vede associati i due cantanti fa tappa stasera (24 luglio) al «Bergamo Summer Music», con i successi e qualche parentesi più rock.

Cosa faranno dopo due anni di canzoni condivise non è facile a dirsi. Di certo Renga e Nek torneranno alle rispettive carriere, ma superare una fase così gioiosa, divertente, leggera anche, non sarà così semplice. Riprendere la routine del disco, del tour in solo potrebbe essere complicato. Fattibile, per carità. Entrambi hanno alle spalle una carriera importante che di certo continuerà, con altre idee, altri dischi, altre incombenze. Intanto RengaNek si godono gli ultimi scampoli di un tour che sta andando bene e mercoledì 24 luglio fa tappa a Bergamo, in Fiera, per la chiusura del mini-festival «Bergamo Summer Music», organizzazione Cipiesse (inizio alle 21,30).

«È una strana alchimia, ma riusciamo sempre a trovare il compromesso ancora prima di metterlo sul tavolo. Ognuno ha cura del bene dell’altro e questo fa sì che ci si trovi anche quando bisogna fare delle scelte», spiega Renga. «Va tutto molto bene perché, prima di tutto, ci si confronta», ribatte Nek.

«Il sodalizio mi ha aiutato a prendere con molta più leggerezza il lavoro. La cosa importante è non snaturarsi, essere felici sul palco ed essere contenti di fare quello che si fa. Il fatto di condividerlo con Francesco non fa che alleggerire il carico. Penso che questo ci aiuterà anche quando torneremo ad affrontare le nostre vite da soli. È stata una bella scuola. Il modo che ha Francesco di affrontare le cose è diverso dal mio: io piglio tutto di petto, lui sdrammatizza».

Renga aggiunge: «Di Filippo apprezzo quello che a me manca, la cura del particolare. Stare insieme ci ha aiutato a crescere».

Il singolo «Dolcevita» sembra quasi emblematico di uno stato di felicità raggiunta.

«Tra i tanti pezzi che abbiamo scritto e non abbiamo inserito nell’album, questo è quello che ci accompagna nel modo migliore in questa estate. Ha un riff accattivante», ribadisce Nek. «La nostra “dolcevita” è un tour fatto con tutti i crismi; è un bel modo di prender la vita con dolcezza». Renga aggiunge: «Il pezzo ha momenti un po’ rockeggianti che ci rappresentano bene: la dolcevita è fare questo tour insieme».

Cosa c’è di diverso rispetto al vostro precedente tour?

«C’è una piccola parentesi in cui ognuno di noi si ritaglia un suo spazio- spiega Nek-: ci sono dei pezzi di Francesco, come “Vivendo adesso”, che canto da solo e sembra sia mio». «Il segreto è proprio questo –aggiunge Francesco-: il pubblico riesce ad apprezzare le canzoni cantate ed interpretate dall’altro. La formula è vincente. Il gioco di rimandi funziona». «C’è un bel viaggio nel tempo», aggiunge Filippo. «Cantiamo anche una canzone dei Timoria per arrivare al pezzo dell’ultimo Sanremo. Per questa seconda tranche del tour abbiamo rovesciato la scaletta, daremo qualche cosa in più al pubblico, soprattutto per chi torna a vederci e ci ha applaudito qualche mese fa. Ci sarà anche una parentesi più rock rispetto al pop-rock che ci rappresenta».

«Le scalette si fanno “a sentimento”», dicono all’unisono i due cantanti. «Il segreto è riuscire a dare dei tempi e un ritmo al concerto. C’è una dinamica studiata apposta per far sì che le persone siano sempre sorprese. Questo è il nostro intento. L’idea di scambiarci i pezzi e di cantare ognuno le hit dell’altro incuriosisce, serve a divertire la gente. Ci sono momenti in cui le ballate creano atmosfera, altri in cui facciamo saltare la gente».

E quando il tour finirà?

«Per ora non ci sto pensando, non faccio programmi», dice Nek. «Vogliamo goderci il momento -aggiunge Renga-. Alla fine dello scorso tour eravamo spaesati, malinconici. Poi è arrivata l’occasione di Sanremo che ha rimesso in moto tutto. A fine tournée staremo a vedere».

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