Public Square, in un festival l’arte reinventa la città

LA MANIFESTAZIONE. Sabato 28 e domenica 29 settembre riflettori sulla cultura contemporanea. In programma musica, performance di writers e una tavola rotonda sulla sostenibilità degli artisti che si fanno protagonisti di progetti di rigenerazione urbana.

Arte pubblica, cultura d’impresa e rigenerazione culturale. Questi i tre pilastri alla base di «Public Square, more than a space», un festival che sabato e domenica trasformerà varie zone di Bergamo in spazi per attività artistico culturali fruibili gratuitamente. Due giornate di incontro e confronto con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’inclusività.

Al via sabato alle 10

L’appuntamento inaugurale della manifestazione si terrà sabato alle 10 nella Sala Sestini della Camera di Commercio. Il giornalista e critico di cultura contemporanea Leonardo Merlini modererà una tavola rotonda che indagherà sui temi della sostenibilità culturale, personale, ambientale, il riconoscimento del lavoro degli art workers, la cultura d’impresa, il welfare culturale e dell’arte pubblica e a cui parteciperanno il direttore di AICCON Paolo Venturi, l’european project designer Carlo Ferretti, la docente, curatrice e critica d’arte Alessandra Pioselli, il direttore generale della Fondazione Symbola Domenico Sturabotti. la curatrice e critica d’arte Gabi Scardi e la Presidentessa di AWI (Art Workers Italia) Marta Bianchi.

Numerose zone di Bergamo diventano spazi per attività artistico culturali fruibili gratuitamente. Due giornate di incontro e confronto con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’inclusività

Il programma

L’evento sarà fruibile anche in streaming e nella lingua dei segni (LIS). Dalle 15 alle 16.30, Parco Marenzi farà da cornice ad un workshop curato dal fondatore del progetto Plants Play Edoardo Taori e dedicato al rapporto del mondo vegetale con l’ambiente umano, alla nascita di Plants Play e alla produzione di musica tramite un dispositivo di biofeedback che trasforma il bioritmo delle piante in note musicali. La dimostrazione pratica delle possibilità di questa tecnologia sarà alle 18.30, quando Taori dirigerà un’orchestra interamente composta dalle piante di Parco Marenzi in un concerto di 60 minuti.

Evento street art

Domenica si aprirà con un evento street art dedicato ai più piccoli dal titolo «Read it with the rain» e curato da Mattia Cesarini. Si tratta di un laboratorio nato da una serie di lezioni alla scuola A.Mazzi in cui gli studenti hanno selezionato delle parole che, secondo loro, rappresentavano il futuro. Da queste parole sono stati poi creati degli stencil grazie ai quali, dalle 16 alle 17.30, verrà decorato lo spazio di via Fratelli Calvi 3. Particolarità del laboratorio è quella dell’uso di vernici Rainworks, colori particolari che hanno la caratteristica di svanire in pochi mesi ma, soprattutto, di risultare visibili solo quando bagnati. Alle 17.30 sarà ancora tempo di Street Art, questa volta in via San Giorgio con l’inaugurazione della nuova opera di Luca Font con, a seguire, un momento di dialogo con l’autore. Infine, alle 18.30 l’appuntamento sarà nella sede di Square, lo studio creativo organizzatore del festival, in via Verdi 25 per la cerimonia di chiusura della manifestazione che culminerà con una performance sonora dell’artista Daniele di Girolamo.

Sebbene questa sia la prima edizione della manifestazione, Square Studio non è nuova al dialogo sui temi di arte pubblica e rigenerazione culturale. Tra i numerosi progetti curati da questo studio compaiono infatti opere come «Latera the ArtFarm» dedicato alla riqualificazione del borgo laziale di Latera e «Noi Bergamo», il documentario sulla Bergamo post covid-19.

«Più di un semplice spazio»

«Il nome “Public Square, more than a space” - ha spiegato la project manager di Square Studio Giulia De Martiis - nasce ovviamente dal nostro nome, ma anche dal termine inglese “public square” ovvero “piazza pubblica” che diventa “more than a space”, ovvero più di un semplice spazio. È un progetto pro bono ad ingresso totalmente gratuito e, nel realizzarlo, abbiamo cercato di essere il più fedeli possibile all’agenda 2030 dell’UE, di conseguenza gli appuntamenti sono pensati per essere fruibili anche nella lingua italiana dei segni (LIS), e da persone cieche o ipovedenti». Gli eventi del Festival sono gratuiti e accessibili su prenotazione tramite i canali social di Square Studio o alla mail [email protected].

© RIPRODUZIONE RISERVATA