
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Martedì 25 Marzo 2025
Plauto per Altri Percorsi, al Sociale c’è l’Anfitrione
TEATRO. Anfitrione è in scena giovedì 27 (ore 20.30) e venerdì 28 marzo (ore 10.30) al Teatro Sociale di Bergamo.
Dopo il toccante Amore di Pippo Delbono ospitato al Donizetti, la rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti torna nella sua sede abituale, il Teatro Sociale di Città Alta, dove giovedì 27 alle ore 20.30 e venerdì 28 marzo ore 10.30 è in programma Anfitrione, rivisitazione del testo di Plauto ad opera del Teatro Kismet di Bari con la drammaturgia e la regia di Teresa Ludovico.
Già in programmazione nel 2020 e poi annullato a causa della pandemia, Anfitrione ruota attorno al tema del doppio, fondamentale nel testo di Plauto e collocato dalla regista Teresa Ludovico in un ambiente malavitoso in cui sei attori e un musicista, in un movimento continuo, disegnano doppi mondi: divino e umano, sopra e sotto, luci e ombre. Nello spettacolo, quindi, verità e finzione si alternano e si confondono in un gioco di specchi attraverso il corpo e la voce degli attori.
Lo spettacolo
«Chi sono io se non sono io? Quando guardo il mio uguale a me, vedo il mio aspetto, tale e quale, non c’è nulla di più simile a me! Io sono quello che sono sempre stato? Dov’è che sono morto? Dove l’ho perduta la mia persona? Il mio me può essere che io l’abbia lasciato? Che io mi sia dimenticato? Chi è più disgraziato di me? Nessuno mi riconosce più e tutti mi sbeffeggiano a piacere. Non so più chi sono! Queste sono alcune delle domande che tormentano sia i protagonisti dell’Anfitrione, scritto da Plauto più di 2000 anni fa, che molti di noi oggi», racconta la regista Teresa Ludovico, «Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto dell’io, la perdita dell’essere garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti riguardano dei, padroni e schiavi. In essa il sommo Giove, dopo essersi trasformato nelle più svariate forme animali, vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi da uomo. Assume le sembianze di Anfitrione, lontano da casa, per potersi accoppiare con sua moglie, la bella Alcmena, e generare con lei il semidio Ercole.
Giove-Anfitrione durante la notte d’amore, lunga come tre notti, racconta ad Alcmena, come se li avesse vissuti personalmente, episodi del viaggio di Anfitrione. Durante il racconto il dio provò, per la prima volta, un’ilarità che poi si premurò di lasciare in dono agli uomini
Giove-Anfitrione durante la notte d’amore, lunga come tre notti, racconta ad Alcmena, come se li avesse vissuti personalmente, episodi del viaggio di Anfitrione. Durante il racconto il dio provò, per la prima volta, un’ilarità che poi si premurò di lasciare in dono agli uomini. Dopo Plauto in tanti hanno riscritto l’Anfitrione e ciascuno l’ha fatto cercando di ascoltare gli stimoli e le inquietudini del proprio tempo. Ho provato a farlo anch’io».
In scena
Michele Cipriani, Irene Grasso, Demi Licata, Alessandro Lussiana, Michele Schiano di Cola, Giovanni Serratore. Musiche di Michele Jamil Marzella eseguite dal vivo da Francesco Ludovico. Spazio scenico e luci di Vincent Longuemare. Coreografie di Elisabetta Di Terlizzi. Costumi di Teresa Ludovico e Cristina Bari. Collaborazione letteraria di Lucia Pasetti. Produzione Teatri di Bari. Durata 1 ora e 30 minuti senza intervallo.
Biglietti
Biglietti 20 euro, ridotto 16 euro.
Presso il teatro Donizetti
Piazza Cavour, 15 - Bergamo
Tel. 035.4160 601/602/603
Da martedì a sabato dalle 16.00 alle 20.00 (festivi esclusi)
Domenica e festivi solo nelle date di spettacolo, un’ora e mezza prima dell’inizio
Presso il teatro Sociale
Via Colleoni, 4 - Bergamo Alta
Tel. 035.4160691
Apertura al pubblico: solo nei giorni di spettacolo un’ora e mezza prima dell’inizio
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