Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Martedì 06 Agosto 2024
Per «Tosca» un tuffo negli Anni ’50
Lo spettacolo. Il Circuito Lirico estivo del Ducato propone l’opera di Puccini nel centenario della morte, il 19 agosto in piazza Cittadella, in Città Alta. Una originalissima ambientazione: la protagonista simile a Marilyn Monroe.
L’idea è sempre quella, vincente, di arricchire anche con la lirica l’estate bergamasca. Il Ducato di Piazza Pontida,nel centenario dalla scomparsa di Giacomo Puccini, non poteva esimersi dal rendere omaggio al grande operista lucchese. Il Circuito Lirico estivo del Ducato, inaugurato nell’ormai lontano 2001, quest’anno si dedica per la prima volta a Puccini presentando una nuova produzione di «Tosca», in calendario il 19 agosto (alle 20.30) nella inedita locazione di piazza Cittadella. Assieme a «Tosca» verrà proposta anche «Traviata», per un totale di quattro appuntamenti (a Mapello già proposta a fine luglio), in altrettante località del territorio della Bergamasca: Mapello e Bergamo con l’allestimento di «Tosca»; Pedrengo e Villa di Serio con «Traviata».
«Nell’anno del centenario della morte di Puccini – spiega il Duca Mario Morotti – ci trasferiamo in piazza Cittadella, una zona più tranquilla e di più semplice fruizione per gli spettatori, più appartata. Abbandoniamo per una volta Verdi, anche se il capolavoro di Puccini non è meno popolare e resta tra le sue opere più belle, con un cast di particolare rilievo: il baritono bergamasco Marzio Giossi, il soprano Renata Campanella e il tenore Danilo Formaggia, che hanno già proposto il titolo in varie località italiane e hanno quindi un affiatamento consolidato. Con la direzione e concertazione di Antonio Brena e la regia di Mario Binetti, entrambi cavalieri del Ducato, facciamo una produzione tutta in casa, per la festa di Sant’Alessandro, nella quarantesima edizione della Settimana del Folklore e nel centenario del Ducato stesso».
La proposta pucciniana mostra un profilo e un’attenzione qualitativa particolare. «Il cast vocale è di esperienza, sono tutti solisti che cantano regolarmente in teatri d’Italia, dalla Campanella a Giossi – spiega Antonio Brena, direttore d’orchestra –. Con tale cast d’esperienza professionale ci siamo adeguati all’allestimento di “Tosca” più consueto, per scelte di tempi e fraseggi, che si fanno ormai secondo tradizione. Del resto, in Puccini non si riesce a tagliare neanche una battuta. Anche le altre parti, Angelotti, Spoletta, il sagrestano, sono affidate a protagonisti preparati e duttili», spiega la bacchetta bergamasca. «Non ho mai fatto Puccini all’aperto, perché di norma vuol dire rischiare sulle sonorità, in “Tosca” ci sono flauto fagotto, oboe, archi disposti spesso con una scrittura leggera, esposta. Facendola in Piazza Cittadella dal punto di vista acustico la proposta ne guadagna».
Mario Binetti, al terzo anno come regista, fresco autore del musical «Il Ducato all’improvviso» per la festa del centenario, spiega lo sforzo non comune della nuova realizzazione. «Sarà una “Tosca” particolare – sottolinea –, ambientata negli anni ’50. Tosca riveste i panni estetici di Marilyn Monroe, a colpo d’occhio la ricorda molto. Vuole ricordare una situazione in cui c’era il desiderio di abbattere gli stereotipi. Scarpia vestirà in nero, Cavaradossi avrà tutto il fascino degli anni Cinquanta».
Spiega ancora il regista: «La scelta è parte dell’idea che non si deve dimenticare e ci si deve mettere la faccia. Quindi i coristi avranno una maschera bianca, che sarà tolta solo al “Te Deum”. Come a dire che agli occhi di Dio non ci si può nascondere, anche se se ne sono fatte di cotte e di crude. In scena, per altro, ci saranno cose simboliche, la scenografia sta facendo passi avanti con proiezioni… Introduciamo infatti per la prima volta i led wall, una serie di maxischermi televisivi, che compongono immagini e atmosfere molto cinematografiche: con “Tosca” funzionano molto bene. Per i costumi abbiamo lavorato con Cristina Aceti, storica costumista del regista teatrale Hugo de Ana. Lei ha realizzato tutti i costumi anni ’50 per l’opera. L’idea di origine della collocazione è nata al primo incontro con la costumista, fare una cosa un po’ originale, che potesse essere Marilyn, con la forza del personaggio, donna forte e debole». Il Coro del Ducato e l’Orchestra Gianandrea Gavazzeni saranno concertati da Antonio Brena.
I biglietti sono già in vendita (25 euro) presso il negozio «Maialino di Giò» oppure on line sul sito del Ducato.
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