«Parole e musica», un viaggio d’arte ed emozioni da San Francesco a Philip Glass

LA RASSEGNA. Il Centro culturale delle Grazie rinnova l’appuntamento con il suo percorso di concerti e rappresentazioni. Si inizia il 4 ottobre con il ricordo musicale del Santo di Assisi. In cartellone incontri su Antonio Ghislanzoni, Bach e Neruda.

Anche quest ́anno la Parrocchia e il Centro Culturale delle Grazie organizzano la rassegna «Parole e musica», che da diversi anni riprende la tradizione delle «Serate musicali alle Grazie» e comprende quattro appuntamenti, preceduti da un’anteprima in chiesa, che avranno luogo fra ottobre e novembre, sempre con inizio alle 20.45 nella Sala delle Carte, sede del Centro Culturale, con ingresso da viale Papa Giovanni XXIII, 13.

Storia, società e fede

Lo scopo della rassegna, come precisa monsignor Valentino Ottolini, parroco della chiesa delle Grazie e presidente del Centro Culturale, consiste nel presentare al pubblico durante ogni appuntamento un quadro variegato del mondo della musica che non si esaurisce nel semplice ascolto, ma illustra gli aspetti più rilevanti ad essa connessi. In particolare, come dichiara Fabrizio Brena, coordinatore del Centro Culturale, vengono messi in risalto l’evoluzione degli strumenti musicali, le modalità di esecuzione e più in generale le opere dei compositori in rapporto con l’ambiente storico e le istanze sociali, spirituali e religiose. Ogni serata prevede quindi oltre alla presenza in sala di strumentisti ed esecutori anche l’apporto di specialisti del settore e lettori che alterneranno ai brani musicali la presentazione di scritti e documenti ad essi correlati.

Il ricordo di San Francesco

La direzione artistica della rassegna è affidata come ogni anno alla flautista Vanessa Innocenti mentre gli organizzatori sono il chitarrista Giacomo Parimbelli, autore di numerosi studi e ricerche sulla storia della chitarra e dei chitarristi, e il regista e attore Virginio Zambelli, che leggerà di volta in volta i testi proposti.Per l’anteprima di venerdì 4 ottobre nella chiesa delle Grazie, in occasione della festa liturgica di San Francesco e dell’ottavo centenario dell’impressione delle stimmate, preceduta da una breve riflessione del parroco, avrà luogo un’elevazione musicale dell’Estudiantina Ensemble di Bergamo inframezzata da letture francescane.

Dalla lirica al minimalismo

Nella serata successiva (sabato 5 ottobre), in occasione del bicentenario della nascita di Antonio Ghislanzoni (1824-1893) Fabrizio Brena presenterà la poliedrica attività di questo saggista, romanziere, poeta e critico musicale, divenuto celebre per aver scritto il testo dell’Aida di Giuseppe Verdi: proprio dalla lettura del carteggio fra il compositore e il librettista, condotta da Virginio Zambelli, emergerà l’apporto decisivo di quest’ultimo alla concezione e alla struttura del capolavoro verdiano, del quale Vanessa Innocenti eseguirà al flauto i brani e le arie principali, rispettandone la linea melodica. Nel terzo appuntamento (sabato 12 ottobre) il sassofonista Roberto Genova e Virginio Zambelli presenteranno una serie di brani musicali e di testi letterari composti da autori di diverse lingue e nazioni, dal virtuosismo barocco di Johann Sebastian Bach al minimalismo melodico di Philip Glass: un percorso in cui il sax dialoga con la poesia e la letteratura in un originale e affascinante connubio.

L’ingresso a ogni appuntamento è libero e gratuito senza obbligo di prenotazione

Danza e poesia

Spazio alla danza nella quarta serata (sabato 19 ottobre), durante la quale Vanessa Innocenti, insieme con la chitarrista Dania Carissimi e la violista Rosaria Mastrosimone eseguiranno un concerto dedicato all’evoluzione di questa disciplina artistica, strettamente imparentata alla musica, che esalta l’armonia del corpo umano in movimento. La serata conclusiva (venerdì 8 novembre), ideata dallo scrittore Silvio Bordoni, sarà dedicata al poeta cileno Pablo Neruda (1904-1973) a oltre cinquant’anni dalla sua scomparsa.Insignito del premio Nobel nel 1971 e celebrato anche per l’ardente passionalità delle sue poesie d’amore, il suo messaggio di speranza, riassunto nel libro autobiografico «Confesso che ho vissuto», rivivrà grazie alle letture di Virginio Zambelli e di Katia Cassella con la partecipazione di Gino Zambelli al bandoneon, uno strumento che pur inventato in Germania, è divenuto nel tempo elemento imprescindibile del patrimonio musicale sudamericano. L’ingresso a ogni appuntamento è libero e gratuito senza obbligo di prenotazione. La manifestazione si avvale del generoso contributo della Fondazione Banca Popolare di Bergamo.

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