Pareti come tele, addio alla creatività del pittore Beppe Corna

IL LUTTO. L’artista si è spento a 77 anni. Un protagonista della cultura locale apprezzato per i murales e i bassorilievi realizzati nella zona. «Grazie alle sue opere non verrà mai dimenticato».

Con la sua genialità appassionata ha interpretato l’uomo contemporaneo e l’attualità politica e sociale. Per Beppe Corna, scomparso improvvisamente la mattina del 10 novembre all’età di 77 anni, l’arte era strumento di analisi della realtà e del vivere presente. Nativo di Bariano, da diversi anni abitava a Calcio dove, in via San Fermo, ha lasciato tracce del suo operato artistico: nel 2003 realizzò «L’albero della vita», più che un murale è un bassorilievo in ceramica dipinta con acrilici, dall’ evidente significato simbolico.

Il paese dei murales

Un’eredità preziosa lasciata alla comunità locale. Con questo dipinto l’artista ha aderito al progetto «Narrano i muri» voluto dal Comune con la collaborazione dell’Aipd, associazione italiana paesi dipinti. Beppe Corna ha contribuito, insieme a tutti gli artisti che hanno realizzato gli altri murales, a far distinguere il paese di Calcio in tutta la provincia per la presenza di quarantotto murales distribuiti tra le vie e le piazze e inaugurati in occasione di Bergamo Brescia capitale della cultura.

Temi vicini all’attualità

Anche la Pro loco di Calcio con il presidente Fabrizio Costantini, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Beppe Corna: «Le sue mostre, le suo opere, il suo muro non lo faranno mai dimenticare. Il suo “Albero della vita” è uno dei 48 murales dipinti sui muri di Calcio. Negli anni Corna ha organizzato parecchie mostre su temi molto vicini all’attualità, di riflessione politica e sulle condizioni dei migranti. Rappresentava volti carichi di dolore, il suo modo di dipingere ha voluto rappresentare la società di oggi, era un’arte impegnata la sua».

Il dono per Alda Merini

Il figlio Enrico conferma che «l’arte era tutta la sua vita e all’arte si è dedicato fino all’ultimo. Riteniamo che le abbia dato un contributo prezioso. Gli dedicheremo una mostra, selezioneremo le sue opere e sarà l’occasione per ringraziarlo per tutto ciò che ha prodotto». Di Beppe Corna viene ricordata non solo l’opera artistica, ma l’attenzione a tutti i fronti della cultura contemporanea. «Oggi ci ha lasciato un artista grandioso. È stato un intellettuale di spessore e di grande umanità. Aveva donato una statua all’asta organizzata da alcuni artisti sui Navigli a Milano per pagare la bolletta del telefono ad Alda Merini - ricorda l’amico ed ex assessore alla Cultura del Comune di Calcio Giuseppe Cigognani -. Beppe Corna era conosciuto e stimato da Alberto Casiraghi, primo editore di Alda Merini. Nel 2016 lo stesso Casiraghi è venuto a Calcio e in quell’occasione ha visitato una mostra di Beppe Corna, ha saputo della sua morte e lo ha ricordato con parole di stima».

Il figlio: «L’arte era tutta la sua vita e all’arte si è dedicato fino all’ultimo. Riteniamo che le abbia dato un contributo prezioso. Gli dedicheremo una mostra, selezioneremo le sue opere e sarà l’occasione per ringraziarlo per tutto ciò che ha prodotto»

Cultura e generosità

A dimostrazione dell’apertura culturale dell’artista, Cigognani aggiunge: «Durante la mostra del 2016 si è svolta contemporaneamente la rappresentazione della compagnia teatrale “True Colors” di Calcio: gli attori hanno reso vive le opere di Corna». E conclude ricordando il laboratorio, a Calcio, dove Beppe Corna produceva le sue opere artistiche: «Abbiamo collaborato quando sono stato assessore alla Cultura dal 2019 al 2024 (ora sono consigliere di minoranza), andavo sempre con interesse nel suo laboratorio, era come un’opera di Pollock. Inoltre, il suo laboratorio nel 2023 aveva accolto studenti e insegnanti dell’Accademia di Santa Giulia di Brescia, che erano venuti a Calcio per dipingere il 48° murale».

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