Orto Botanico, al via gli incontri su «Arte e natura oltre il visibile»

L’INIZIATIVA. In occasione di Bergamo Brescia CapitalE della Cultura giovedì 14 settembre alle 17.30, all’Orto Botanico di Bergamo, si terrà il primo dei tre incontri dedicati al rapporto tra arte e natura, dal titolo «Il linguaggio dei fiori». Un nuovo evento sostenuto da Gsd Foundation Ets e da Eat Educational, il progetto di educazione alimentare di Gruppo San Donato.

Il ciclo di conversazioni, aperto a tutti e tenuto dalla professoressa Maria Silvia Proni, intende porre una riflessione sulla simbologia della natura, dando una visione differente delle opere artistiche, che vada al di là della semplice rappresentazione pittorica. Il percorso vuole analizzare quel che la natura dipinta nasconde nelle opere del Seicento e del Settecento, attraverso il tema floreale, il ruolo della frutta e della verdura nei dipinti e, come ultimo incontro, gli apparati delle tavole imbandite.

Tutti gli eventi avranno luogo presso la Sala Viscontea dell’Orto Botanico di Bergamo (Piazza Cittadella - P.ggio Torre di Adalberto) alle 17.30.

È consigliata l’iscrizione, fino ad esaurimento posti, collegandosi a questo link.

Il programma completo

Ecco il calendario con le conferenze in programma nel mese di ottobre e novembre:

- Giovedì 5 ottobre «I racconti di frutta e verdura»
- Giovedì 9 novembre «Tavole imbandite»

Il Seicento e il Settecento sono i cosiddetti «secoli d’oro» per la natura morta che, da semplice decoro cui era stata relegata fino a quel momento, diventa, all’inizio del XVII secolo, protagonista unica di capolavori che diverranno celebri con la definizione «natura morta». La Canestra di frutta di Caravaggio, Natura morta con frutta e verdura di stagione di Giuseppe Arcimboldi, La fruttivendola del pittore cremonese Vincenzo Campi, Natura morta con mela cotogna” di Juan Sánchez Cotán e Fiori di Francesco Guardi sono solo alcuni dei dipinti che verranno descritti durante le conferenze.

«Come Gsd Foundation Ets, siamo entusiasti di sostenere questo importante ciclo di incontri che esalta il dialogo eterno tra arte e natura, da sempre caratteristico del periodo storico del Seicento e del Settecento e in grado di stupire l’essere umano, anche a distanza di secoli. L’idea, perfettamente in linea con la missione di Gsd Foundation di umanizzazione delle cure, si inserisce nel solco del progetto, partito a maggio con la mostra dedicata al pittore bergamasco Antonio Cifrondi, di diffusione delle opere pittoriche all’interno delle strutture ospedaliere, identificando proprio negli ospedali un nuovo luogo in cui si possa contemplare la bellezza dei dipinti, rendendo l’arte un bene fruibile da tutti” ha dichiarato Gilda Gastaldi, presidente di Gsd Foundation Ets.

Chi è Maria Silvia Proni

Maria Silvia Proni è una storica dell’arte, autrice di monografie, cataloghi di mostre ed esperta della pittura di genere. Attualmente è curatrice della collezione Gastaldi-Rotelli.

Che cosa è la Gsd Foundation Ets

Nata nel 1995, GSD Foundation ETS è un’organizzazione non profit che ha il fine di promuovere la ricerca scientifica nel campo delle scienze biomediche e, in particolare, nelle malattie cardiovascolari. Prevenzione, umanizzazione delle cure e sostegno alla ricerca, sono i tre principali obiettivi sui quali GSD Foundation concentra la propria attività, impegnandosi nella realizzazione di progetti di umanizzazione delle cure per il sostegno ai pazienti nei reparti e per accompagnare i loro familiari, nel sostegno alla ricerca scientifica che ha l’obiettivo di sviluppare metodiche diagnostiche e terapeutiche innovative nell’applicazione clinica, nella promozione di attività di sensibilizzazione e diffusione della cultura della salute.

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