Orobie film premia Tenderini, donna d’arte e di montagna

IL FESTIVAL. Il principale riconoscimento al documentario sulla scrittrice, che vince anche il Premio Bonatti «per l’energia vitale dedicata a cultura e alpinismo».

Piovono premi in chiusura della diciannovesima edizione di Off – Orobie Film Festival, organizzato dall’Associazione Montagna Italia, che si è concluso ieri sera al Cineteatro Gavazzeni di Seriate. La premiazione è stata anticipata in mattinata nella sala Galmozzi a Bergamo, rispetto a quando costituiva il clou della serata conclusiva proprio per dare più spazio ai premiati, come ha spiegato Roberto Gualdi, direttore artistico e presidente del Festival. Per quanto riguarda il concorso cinematografico diviso in tre sezioni: Orobie e montagne di Lombardia, paesaggi d’Italia e terre alte del mondo, la giuria presieduta da Piero Carlesi e composta, con lui, da Nicola Bionda e Giuseppe Spagnulo, ha assegnato il premio per la sezione Orobie e Montagne di Lombardia a «Mirella d’arte e di montagna» di Paola Nessi che si è anche aggiudicato il premio della Fondazione Cassin, consegnato da Marta Cassin, nipote del leggendario scalatore, insieme a Giorgia Gandossi, consigliera provinciale alla montagna. Premio meritatissimo perché la protagonista del lavoro di Paola Nessi, Mirella Tenderini, scrittrice e traduttrice, tra pochi giorni novantenne, che è stata la vera protagonista della mattinata di premiazioni, è davvero una figura importante nella cultura e nella storia dell’alpinismo nonché amica di Walter Bonatti.

Sempre per quanto riguarda il concorso cinematografico sono stati premiati per la sezione Paesaggi d’Italia il film «I custodi dei confini» di Luigi Tassi mentre per la sezione Terre Alte del Mondo il premio è stato assegnato al regista australiano Michael Dillon per il suo «The Great White Whale» che ha inviato un video messaggio non potendo partecipare in presenza alla premiazione.

Il concorso fotografico

Per quanto riguarda il concorso fotografico, tra i ventuno scatti selezionati, la giuria composta dal presidente Marco Caccia con Claudia Carrara, Mauro Gritti e Piero Gritti, ha premiato la fotografia intitolata «Sotto il Morteratsch» di Roberto Bellini. Tre i premi assegnati nell’ambito della seconda edizione del Premio letterario Walter Bonatti dedicato ai racconti di montagna, concorso ospitato all’interno del Festival. La giuria, composta dal presidente Angelo Corna con i membri Massimiliano Passi e Marco dalla Torre, ha premiato i seguenti racconti: «La montagna del signor Jahn» di Enrica Tais, terzo classificato; «Scarpe da tennis» di Fabiola Gravina, secondo classificato; e «Non ti perdono» di Valeria Cecchini. Il premio, da quest’anno, si avvale dell’importante collaborazione del Gism – Gruppo italiano scrittori di montagna - Accademia d’arte e cultura alpina - Delegazione per la Lombardia e la Svizzera italiana.

Come indicato dal suo statuto, l’associazione «ha lo scopo di esaltare e di diffondere i valori ideali dell’alpinismo, di ispirare l’amore per la montagna e di promuovere ogni iniziativa atta a favorirne la conoscenza e la salvaguardia, nel rispetto dei valori naturali dell’ambiente e delle genti montanare». Oltre a questi sono stati assegnati anche i Premi Montagna Italia per la cultura a Unimont - Polo Alpino dell’Università degli Studi di Milano nella persona della professoressa Anna Giorgi per la valorizzazione e lo sviluppo dei territori montani e agli studenti dell’Itis Paleocapa per il progetto «Alla scoperta delle Alpi Cozie» coordinato dalla professoressa Chiara Spanio. Altri tre riconoscimenti Montagna Italia sono stati assegnati rispettivamente alla Croce Bianca di Bergamo per l’impegno nel ricordo di Matteo Carminati, un giovanissimo volontario scomparso prematuramente la cui figura è stata ricordata dal vicepresidente di Croce Bianca Bergamo, Roberto Marauto e dai genitori di Matteo, Marco Carminati e Arianna Rota; al progetto «A spasso con Luisa», il progetto che avvicina i pazienti che hanno subito un trapianto alla pratica sportiva di cui hanno parlato Silvio Calvi, Giuliano Losi e Gianni Alfieri. Premiata, infine, la soprano Silvia Lorenzi per lo spettacolo «Vette di latte».

Il ricordo di Bonatti

La mattinata di sabato 25 gennaio in Sala Galmozzi è stata davvero intensa con la premiazione di alcune eccellenze. E ci piace tornare sulla figura di Mirella Tenderini alla quale è stato assegnato il Premio Walter Bonatti, alpinista di cui era grande amica, con la motivazione per cui è stato premiato il film che la racconta: «Mirella Tenderini è indiscutibilmente personaggio storico dell’alpinismo e della sua cultura, rappresentante della storia dell’alpinismo lombardo e in particolare lecchese che hanno segnato pagine epiche. Il film ne tratteggia con precisione e cura la sua vita, personale e professionale, ricca di episodi e storie affascinanti».

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