Omaggio a Puccini con la tragedia «orientale» di Madama Butterfly

GAZZANIGA. Il 13 agosto nel cortile delle scuole elementari verrà rappresentata una riduzione dell’opera con l’Ensemble OperaFiati, diretta dal maestro Savino Acquaviva.

Non poteva che finire con Puccini. Il quarantennale di «Estate in…» rassegna musicale della valle seriana, quest’anno, è stato dedicato a Marco Polo, Giacomo Puccini, Duke Ellington e Fabrizio De Andrè, e non solo, come ricordava Riccardo Maffeis, responsabile organizzativo della manifestazione. 
La serata finale, 13 agosto (alle 20. 45) a Gazzaniga, nel Cortile delle Scuole elementari (nella chiesa parrocchiale in caso di maltempo) in occasione della festa patronale di Sant’Ippolito, sarà all’insegna di «Madama Butterfly» opera lirica di Giacomo Puccini. L’Ensemble OperaFiati diretto da Savino Acquaviva affronterà il capolavoro ad occhi di mandorla del compositore lucchese: non è solo il centenario della sua scomparsa, ma anche il 120 della nascita dell’opera popolarissima. Protagonisti vocali il soprano giapponese Hiroko Morita nei panni della protagonista, il mezzosoprano Elena Serra come Suzuky, «servente» della protagonista Ciò Ciò-san, il tenore bergamasco Luigi Albani nel ruolo dell’americano Pinkerton.

«Quella che il pubblico potrà apprezzare è una ampia sintesi, con tutti e tre i finali d’atto e le arie e i duetti più noti tra i tre protagonisti, Cio Cio-san, Pinkerton e Suzuky»

Un ensemble allargato con 13 strumenti

Come si vede manca il coro e altri ruoli minori, si tratta infatti di un’ampia selezione, con una voce narrante fuori scena che raccorderà i brani proposti dagli interpreti. « Come non è difficile intuire - spiega Acquaviva - si tratta di un progetto nel solco di altri già realizzati, ampiamente collaudato. L’organico previsto è quello di un ensemble allargato di fiati con 13 strumenti, per sintetizzare l’originale orchestrale. È un lavoro che ho realizzato e che era iniziato in epoca di Covid, quando le attività erano forzosamente bloccate. Certo il fatto di conoscere e aver diretto l’opera intera mi ha facilitato: quella che il pubblico potrà apprezzare è una ampia sintesi, con tutti e tre i finali d’atto e le arie e i duetti più noti tra i tre protagonisti, Cio Cio-san, Pinkerton e Suzuky».

Una «tragedia giapponese» e non solo

Al di là della vicenda, cinica e straziante - una geisha adolescente è venduta come sposa a Pinkerton, ufficiale della Marina americana e la ragazza, soprannominata Madama Butterfly, è profondamente innamorata per l’uomo quel matrimonio è soltanto un trastullo - la «tragedia giapponese» di Puccini mette a nudo una serie conflitti, che vanno dalle opposte prospettive maschile e femminile, a quello delle due civiltà, orientale e occidentale, tra atteggiamento passivo e attivo, in una comprensione dagli esiti radici (il suicidio ella protagonista). 
Per altro, oltre al fronte della lirica tradizionale, le attività di Acquaviva hanno toccato e toccano altri fronti, come già sperimentato anche nella rassegna (il 12 luglio) con la Filarmonica Mousiké, e una serata di “Sinfonismo Contaminato”, tra musica sinfonica del ‘900 di Stravinskij, Gershwin fin a Henze che si avventurano nelle danze di tendenza del loro secolo, ragtime, habanera, tango, foxtrot, swing, jazz.

I classici della musica italiana

Ma Acquaviva non ha disdegnato i classici della musica italiana degli anni Sessanta e Settanta: «Quasi una filiazione della “T elevisione in bianco e nero” altro suo spettacolo. “Un cantante, mi chiese di fare qualcosa con voce e orchestra come si faceva una volta, negli anni 60. In giro non c’è nulla di scritto, ho dovuto realizzare tutto, creando una scaletta di 15 canzoni. L’abbiamo chiamata “Anzianissima” ricordando la trasmissione per eccellenza di quell’epoca e riproposta più volte».

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