![Edoardo Bennato e Carlo Conti Edoardo Bennato e Carlo Conti](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2025/2/14/photos/cache/non-sono-solo-canzonette-la-terza-serata-del-festival-e-il-mito-dei-duran-duran_b837b424-eaa6-11ef-9032-03330b513a87_1920_1080_v3_large_libera.webp)
Cultura e Spettacoli
Venerdì 14 Febbraio 2025
Non sono solo canzonette. La terza serata del Festival e il mito dei Duran Duran
IL COMMENTO. Sanremo terzo giorno di navigazione. L’orizzonte non è ancora in vista, ma siamo al giro di boa. Sul ponte dell’Ariston l’orchestra non smette di suonare. Al massimo qualche pausa, giusto il tempo per imbarcare gli ospiti.
Ed ecco che sul grande schermo si illumina il gran quesito: perché tanto rumore se “sono solo canzonette”? La risposta la porge l’inventore della “battuta”: Edoardo Bennato sul palco dell’Ariston per celebrare una carriera iniziata nei primi anni ’70. Una carriera che verrà raccontata in un docufilm trasmesso da Raiuno.
Ci sono canzonette che sono fatte per restare
Bennato ha eseguito il suo cavallo di battaglia con la consueta energia e convinzione. E’ un brano contagioso, che sprizza scintille come il giorno della sua pubblicazione e ribadisce il concetto: ci sono canzonette che sono fatte per restare.
L’inclusione passa dal teatro
Vero che i monologhi sono stati accantonati, ma il padrone di casa Carlo Conti si riserva il diritto di invitare degli ospiti speciali. Giovedì è stata la volta del Teatro Patologico, un sodalizio nato nel 1992 che promuove l’arte terapia per superare le barriere della disabilità fisica e mentale. Un breve saggio, animato dagli attori e dal fondatore Dario D’Ambrosi ha entusiasmato il pubblico dell’Ariston, lasciando messaggi importanti di pace e inclusione.
![Nella combo, da sinistra, Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa al Festival di Sanremo, 1 Nella combo, da sinistra, Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa al Festival di Sanremo, 1](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2025/2/14/photos/cache/non-sono-solo-canzonette-la-terza-serata-del-festival-e-il-mito-dei-duran-duran_82167cd6-eaa6-11ef-9032-03330b513a87_1920_1281_v3_large_libera.webp)
14 cantanti in gara
La serata, animata dalla simpatia delle tre co-coduttrici - Miriam Leone, Katia Follesa ed Elettra Lamborghini -, si è ancorata sulla seconda tornata di cantanti in gara. Una playlist di 14 canzoni che non ha riservato molte sorprese sonore, ma si è messa in luce per la vivace partecipazione del pubblico. E i motivi sono presto detti.
![Le tre conduttrici a inizio serata: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa con Carlo Conti Le tre conduttrici a inizio serata: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa con Carlo Conti](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2025/2/14/photos/cache/non-sono-solo-canzonette-la-terza-serata-del-festival-e-il-mito-dei-duran-duran_34a98cfe-eaa6-11ef-9032-03330b513a87_1920_1278_v3_large_libera.webp)
Le canzoni già girano in radio, rete e televisione e sono entrate nella colonna sonora della nostra quotidianità. Gli spettatori (compresi quelli in remoto) assimilata la novità musicale, ora vogliono il brivido della gara, la tensione agonistica. Ogni performance viene passata al setaccio per scoprire qualche guizzo, qualche originalità, qualche pecca. Ogni salotto si fa sala stampa e fioccano giudici d’occasione con valutazioni che si traducono in pronostici. E in alcuni casi anche in televoti.
Venerdì però largo alla storia della canzone italiana con la sessione dedicata ai duetti che non mancherà di incuriosire
I vincitori della serata
Nel paniere dei cinque più votati della terza serata ci sono: Coma-Cose, Brunori Sas, Irama, Olly e Francesco Gabbani. Se il pubblico ha scoperto le carte circa la rosa dei preferiti, adesso il gioco cambia di livello. Venerdì però largo alla storia della canzone italiana con la sessione dedicata ai duetti che non mancherà di incuriosire.
Settembre vince tutto
Si è chiusa invece la competizione relativa alle Nuove proposte con la finale tra Alex Wyse e Settembre. Il televoto ha sancito la vittoria di Settembre che ha così incassato il Leone d’argento e anche i premi “Mia Martini” e “Lucio Dalla”.
Duran Duran e il tempo non passa
Il cuore della puntata però pulsava sulle frequenze dell’amarcord sanremese, zona anni ‘80. Lì 40 anni fa una delle band di punta della New wave inglese seminò ricordi indelebili per una generazione di teenagers, e non solo. Il loro nome? Duran Duran. Il gruppo è tornato a Sanremo in qualità di super ospiti. Volti con qualche segno del tempo, ma eleganza intatta e grande affabilità. Per tacere della grinta in scena. Simon Le Bon e soci hanno sfoderato un set fiammeggiante con Invisible, Notorius, Ordinary World Girls on film. E proprio mentre cantavano di ragazze ecco spuntare a sorpresa Victoria dei Maneskin al basso (davvero c’è un’attrazione irrestistibile tra i Maneskin e Sanremo) per scatenarsi con Psyco-killer.
Sposerò Simon Le Bon
Per chiudere il piccolo evento celebrativo, comprensivo di premio ed esecuzione del classico “Wild boys”, non poteva mancare un siparietto comico, complice Katia Follesa in vestito da sposa e fan dichiarata della prima ora. Il sogno di tante ragazzine (raccontato nel libro e film: “Sposerò Simon Le Bon”) è stato coronato 40 anni dopo con un casto bacio al cantante dei Duran Duran. Un bacio che però esprime tutto l’affetto per una band che continua ad essere parte indelebile della colonna sonora degli anni ‘80.
© RIPRODUZIONE RISERVATA