Musei aperti in città, per la gita fuori porta gli itinerari della Capitale

IL PONTE DI PASQUA. Dalla Rocca alla Carrara fino agli Orti botanici: ecco cosa si può visitare. L’assessore Ghisalberti: a passeggio lungo la Via delle sorelle.

Uova sode e insalata fresca ma anche un giro nei musei. Nell’anno della Capitale della Cultura, i giorni di Pasqua e Pasquetta sono l’occasione per un’immersione culturale, con le tante proposte a calendario.

Dalla Rocca alla Torre dei Caduti, passando per Gamec, Accademia Carrara, Orto botanico e le mostre del Palazzo della ragione e del Luogo Pio Colleoni: tanti sono i luoghi che manterranno aperte le proprie porte in occasione delle festività. «Grandissimo successo sta ottenendo “Io sono Medea” presso il luogo Pio Colleoni, mostra che racconta la struggente storia di Medea, figlia prediletta di Bartolomeo Colleoni, a 550 anni dalla sua morte prematura» cita uno degli eventi l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti. A cui piace sottolineare l’eterogeneità della proposta: «Si va dall’arte antica dell’Accademia Carrara a quella sperimentale in Gamec, due mostre che rendono l’idea di una città che da un lato ha cura del suo patrimonio antico e dall’altro spinge sul futuro dell’arte contemporanea. Penso anche all’installazione di design Lights ON - Confindustria Bergamo in Piazza della Libertà, con un effetto di luce molto bello. Mai come in questo 2023 Bergamo offre ai suoi cittadini e ai numerosi visitatori attesi nelle festività pasquali una varietà di percorsi culturali che sapranno raccontare diverse sfaccettature». Ghisalberti ricorda il «patrimonio architettonico dei suoi edifici, le Mura, il progetto sulla cultura d’impresa al Convento di San Francesco, i Compassi d’oro a Palazzo della Ragione. Tutte queste iniziative sono un invito a ritornare, per cogliere tutte le declinazioni culturali che Bergamo è in grado di offrire».

Ecco cosa si potrà visitare

Alla Gamec (in via San Tomaso) «Salto nel vuoto. Arte al di là della materia», con installazioni di realtà virtuale, aperta dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso alle 18, la prenotazione è vivamente consigliata). Il ponte di Pasqua l’Accademia Carrara con il suo nuovo allestimento e la mostra «Cecco del Caravaggio» accoglie il pubblico con l’apertura straordinaria fino alle 20. Densa la proposta in Piazza Vecchia. La cappella Colleoni (che ospita il monumento funebre a Medea Colleoni) sarà aperta dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, mentre la mostra «Io sono Medea» presso il Luogo Pio Colleoni (lungo la Corsarola, via Colleoni 11) dalle 10 alle 19. A Palazzo della Ragione «Le Fabbriche pensanti. Storie di compassi d’oro da Bergamo a Brescia» per scoprire la storia delle due città attraverso il design, il capitale industriale e progettuale (10-19). Visitabile a Pasquetta (a Pasqua è chiuso) il «Museo della Cattedrale» (10-13, 14-19), alla scoperta dei tesori venuti alla luce nel sottosuolo del Duomo, la cattedrale paleocristiana di San Vincenzo e la successiva cattedrale romanica.

Aperto, dalle 10 alle 18, anche il Museo di Scienze naturali Caffi in piazza Cittadella (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura). Chiuso invece per restauri il Museo archeologico. Apre le porte per tutto il weekend pasquale il Museo delle storie. Ecco gli orari: il Campanone (10-19), palazzo del Podestà (10-19), convento di San Francesco (10-19), la Rocca (10-19), il museo Donizettiano (10-19) e la Torre dei Caduti (in città bassa, piazza Vittorio Veneto, 10-13, 15-18).

Restando dentro le Mura veneziane, si potrà visitare anche Palazzo Moroni e i suoi giardini, bene Fai (Fondo per l’ambiente italiano). Domenica e lunedì sarà possibile prenotare un cestino da picnic (con tanto di plaid) contattando l’enoristorante La Tana (https://shop.tanaristorante.it/prodotto/picnic-nei-giardini-di-palazzo-moroni/). Il palazzo e il giardino è aperto dalle 10 alle 18, previste visite guidate (ore 10.15, 11,30, 14,30, 16,30).

Orti botanici e camminate

Si respira primavera negli orti botanici comunali che, nei prossimi giorni saranno visitabili. Sia la storica sezione di Colle Aperto che quella della Valle della Biodiversità di Astino aprono dalle 10 alle 18. E per chi vorrà stare all’aperto, l’invito dell’assessore Ghisalberti è di «iniziare a percorrere qualche tappa della “Via delle sorelle”», lunga 130 km, che collega Bergamo e Brescia (il percorso su www.laviadellesorelle.it, ndr). Penso al percorso tra Nembro e Lonno: ospiterà la prima opera che sarà inaugurata a maggio». E a proposito di camminate, l’auspicio è che nei prossimi giorni i visitatori non si concentrino solo lungo la Corsarola, ma che colgano l’occasione per esplorare anche percorsi meno noti. Una strategia che l’amministrazione comunale ha messo in campo è la dislocazione degli eventi in diversi punti della città: «Al convento di San Francesco in via Solata c’è l’interessante mostra sulla Cultura d’impresa, da visitare anche Palazzo Moroni in via Porta Dipinta – esemplifica Ghisalberti –. Sono iniziative che contribuiscono a distribuire i flussi. Non dimentichiamo il nuovo centro piacentiniano in città bassa che sta richiamando moltissimi cittadini, anche nelle ore serali».

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