Cultura e Spettacoli / Valle Seriana
Giovedì 07 Novembre 2024
«Misticismo assoluto» per il gran finale del festival Giovanni Legrenzi
CLUSONE. La sera dell’8 novembre il concerto del Collegium vocale «Nova Ars Cantandi», diretto dal maestro Acciai, chiude la manifestazione dedicata al compositore del ’600. L’appuntamento si terrà nella chiesa della Beata Vergine del Paradiso.
Con il settimo appuntamento in calendario, si conclude la stagione concertistica 2024 di «Musica Mirabilis», il festival musicale internazionale Giovanni Legrenzi (1626-1690), che ha reso omaggio all’eredità musicale del compositore clusonese e del suo tempo. Un mondo sonoro ricco e raffinato che sarà esplorato nell’ultimo concerto in programma,l’8 novembre, dal Collegium vocale «Nova Ars Cantandi», diretto da Giovanni Acciai, il gruppo in residenza di «Musica Mirabilis». Il concerto inizia alle 20,30, nella chiesa della Beata Vergine del Paradiso, a Clusone.
Prolifico compositore
Giovanni Legrenzi, uno dei massimi compositori della musica italiana del Seicento, svolse un ruolo di primissimo piano nell’affermazione e nello sviluppo dello stile e del linguaggio musicale della musica vocale e strumentale italiana del periodo. Prolifico compositore di musica vocale di genere sacro e profano, di musica strumentale, di drammi per musica e di oratori, fu organista e maestro di cappella in importanti centri e istituzioni musicali religiosi come Bergamo e Ferrara, luoghi che contribuirono alla sua formazione e alla sua maturazione artistica. Proprio al periodo bergamasco e a quello ferrarese appartengono le due raccolte a stampa dalle quali provengono i brani proposti dal concerto in programma: l’Harmonia di affetti devoti, opus III (Venezia, 1655) e le Compiete, opus VII (Venezia, 1662). Mentre l’Harmonia di affetti devoti, risale al periodo «bergamasco» del Nostro, le Compiete appartengono invece al periodo «ferrarese». Il concerto «Misticismo e Assoluto» è dedicato a questo importante periodo.
Illustri dedicatari e committenti
Il programma, interpretato dal Collegium vocale «Nova Ars Cantandi» proporrà musiche vocali di Legrenzi scritte per impressionare i dedicatari ai quali erano rivolte (Alessandro Farnese e il marchese Ippolito Bentivoglio) ma anche il vasto numero dei committenti sempre alla ricerca di nuove opere.
Bagaglio tecnico di prim’ordine
«Il nostro autore – racconta il maestro Acciai - è infatti agli esordi della carriera professionale: vuole imporsi nel difficile mondo musicale e, per riuscirvi, deve fin da subito far vedere di essere un compositore capace, dalle doti musicali non comuni, “virtuosissimo, et ammirabile”, “avvezzo a cose studiate e sode”. Ha già pubblicato tre raccolte di musica sacra, di vario genere, stile e contenuto e altrettante di musica strumentale, per violino e altri strumenti. Con l’opera settima, le Compiete, è la prima volta che Legrenzi si cimenta con un corpus di preghiere particolari (per un certo verso anche difficili da intonare), appartenenti a una liturgia musicalmente poco frequentata se posta a confronto con quella della Messa o dei Vespri. Insomma, egli intende dimostrare di possedere un bagaglio tecnico di prim’ordine e di saperlo adeguare alle nuove istanze stilistiche».
Pagine di Frescobaldi
A infondere il flatus v ocis a questa magia di musiche vocali saranno il soprano Alessandro Carmignani, il contralto Salvo Disca, i tenori Alberto Allegrezza e Gianluca Ferrarini e il basso Marcello Vargetto. All’organo, Ivana Valotti che, oltre a sostenere la parte del basso continuo, proporrà anche alcune pagine organistiche inedite di Girolamo Frescobaldi (1583-1643), tratte dal Codice Chigi, custodito a Roma nella Biblioteca Apostolica Vaticana..
© RIPRODUZIONE RISERVATA